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L'africa romana: Museo del Bardo a Tunisi

Ciclopi nell'antro di Vulcano: III secolo da Dougga

Ciclopi nell'antro di Vulcano: mosaico del III secolo da Dougga

 

 

I REGNI NUMIDICI

 

 

 

I Libici, berberi ripartiti in tribù e confederazioni di tribù, erano gli abitanti dell'Africa del nord. Il loro paese, la Libia, si estendeva dalle coste della Pirenaica a est fino ai litorali dell'Atlantico a ovest. Mancando le fonti, si conosce poco sulla organizzazione politica di queste popolazioni autoctone. Tuttavia, se si dà credito alle leggende che descrivono la fondazione di Cartagine, alcuni di questi popoli erano già organizzati in regni quando Elissa decise di stabilirsi nel golfo di Capo Bon.

Oscura nei primi secoli dell'antichità, la storia dei Libici diventa più chiara dal III secolo a. C. con l'instaurarsi di regni progrediti e sicuramente presenti sulla scena politica mediterranea. Rispetto a Cartagine le relazioni politiche furono altalenanti. Tuttavia, al di là delle rivalità politiche per affermare la propria sovranità, le relazioni fra libici e cartaginesi diedero luogo a frequenti scambi anche di tipo sociale e culturale, formando quel substrato che diede vita al popolo nordafricano che si coagulò ulteriormente in epoca romana.

Allo stesso modo, consapevoli della necessità di parlare altre lingue oltre la propria, interessati all'alfabeto che i Fenici avevano portato con sé, i Berberi accettarono la parlata e la scrittura punica, poi, decisero di sviluppare una specifica grafia, la libica, scrittura che si è conservata grazie a numerose iscrizioni che sono esposte al Bardo, fra cui una bella epigrafe bilingue che data al regno dell'Aguellide Massinissa. In effetti i Berberi sapevano guardare lontano; benché alleato di Roma, Massinissa non disdegnava di intrecciare altre relazioni nel Mediterraneo, in particolare con il mondo ellenico che rifornivano di cereali.

A Delo la sua reputazione era così grande che la città gli aveva dedicato alcune statue. Ricca per la sua agricoltura, soprattutto dopo la seconda guerra punica, in seguito all'annessione che Massinissa fece dei campi Magni, una vasta pianura che si estendeva da Bou salem a la Dakhla nella regione nord ovest dell'attuale Tunisia, la Numidia viveva in uno stato di prosperità così accattivante che suscitò gli appetiti di Roma.