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L'africa romana: CARTAGINE

L'insieme delle grandi cisterne di Maalga che servivano la città di Cartagine

L'insieme delle grandi cisterne di Maalga che servivano la città di Cartagine

 

 

 

 

 

 

 

 

LE CISTERNE DI MAALGA

 

 

 

Di fronte all'anfiteatro, dall'altro lato della strada, non si può non visitare un insieme di grandi cisterne del vecchio villaggio di Maalga. Queste cisterne sono ventiquattro, di inusitate proporzioni, costituite da una serie di serbatoi paralleli di forma allungata. Si pensava che fossero costruite al tempo di Adriano e che fossero alimentate dall'acquedotto di Adriano che con i suoi 136 chilometri portava l'acqua da Zagouan alle terme omonime.

Invece recenti scavi condotti dal prof. Baklouti Habib, direttore della facoltà di Belle Arti di Tunisi (ISMP università di Tunisi) hanno dimostrato che esse preesistevano all'epoca antonina (117-138 d. C.) e che non c'è alcun collegamento tra tale acquedotto e le cisterne, per quanto esso passi a pochi metri di distanza.

Per queste ragioni tali cisterne dovevano essere sorgive e travasavano l'acqua dall'una all'altra sino a raggiungere il pozzetto di distribuzione da cui l'acqua veniva poi diramata alla rete idrica di Cartagine.

Sant'Agostino da giovane studente, soleva recarvisi a leggere perché gli pareva di ritrovare, nel rumore dell'acqua che scorreva nell'acquedotto, il rumore della nativa Mejerda.