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 2005: la nostra storia

 immagini della mostra realizzata con gli studenti

Alcuni pannelli espositivi della mostra con disegni dei ragazzi

 

La nostra Storia

 

L'attività si è sviluppata lungo tutto l'arco dell'anno coinvolgendo ogni ordine e grado delle scuole di Cassago.

Lo scopo era valorizzare i monumenti storici e artistici presenti sul territorio.

Sono stati prodotti molti disegni, qualche oggetto, varie poesie e lavori di ricerca, che riportiamo.

 

 

La Corte degli Zoia

La cascina

La cascina era disposta su tre piani: al piano terra c'erano le cucine e il portico. Ai piani superiori si trovavano le camere da letto. L'angolo più importante della cucina era il camino che serviva per cucinare e scaldarsi. Una catena sosteneva il paiolo di rame per la polenta o la pentola per la minestra.

 

Il lavoro

Gli uomini andavano a lavorare i campi, riparavano attrezzi, facevano scope e nel mese di maggio allevavano i bachi da seta che venivano nutriti con le foglie di gelso, in dialetto i "murùn." Le donne lavoravano nelle filande e i bambini andavano a scuola fino alla terza o quarta classe elementare.

 

Il cortile

Dove adesso c'è la banca una volta c'era il cortile con la fontana dove le donne lavoravano i panni con la cenere. Nelle belle stagioni era animato e rumoroso: voci, grida di bambini e adulti, richiami, si mescolavano ai versi degli animali.

 

I fienili

Vicino alla cascina si trovavano i fienili che comprendevano al piano terra la stalla con le bestie e sopra il deposito del fieno. Dietro c'erano i gabinetti.

 

I giochi

I bambini giocavano alla lippa che consisteva nel battere un bastoncino con un bastone per lanciarlo il più lontano possibile. Oppure usavano i noccioli della pesca: se ne lanciava uno per aria e nello stesso tempo con la stessa mano cercare di afferrarne altri per terra senza far cadere il primo.

 

 

SAN SALVATORE

In un bosco folto folto

C'è un Re alto alto

Ma sì, è il Sepolcreto

Lui indossa un mantello grigio grigio

Un cappello appuntito, in mezzo alla natura è stato costruito.

Quando il cielo è sereno il sole

Brilla e di nuvole non c'è traccia

Questo re ai nostri occhi

Un colpo lancia.

Tutti quanti lo vogliono visitare

Perché è come un lusso

Da ammirare.

Miryam Sirtori

 

 

Il Sepolcreto

Il Sepolcreto ricco di storia

Ogni bambino l'ha guardato

Ricordo di un tempo lontano.

Anche quel bambino si è innamorato

Il nonno lo guarda felice

Un bagliore di luce

Illumina il vecchio Sepolcreto

Il bambino felice sorride al nonno pensieroso

Che bello ammirare il S. Salvatore

Che vive ancora glorioso

E abbaglia tutti col suo splendore.

Alessandro

 

 

Il Salvatore

In fondo a un viale di cipressi verdi

C'è il monumento del Salvatore.

Con le sue guglie si innalza nel cielo sereno

E con i raggi del sole attraverso i vetri

Formano un arcobaleno.

Si vede da lontano il monumento

Come se fosse d'oro e d'argento.

Le statue d'angeli piangenti

Proteggono le anime dei Visconti.

I suoi marmi bianchi e i merletti ai muri

Fanno del Salvatore un vero Signore.

In mezzo a quel boschetto c'è il Salvatore

Protetto da un silenzio soave

Destato solo da un canto di uccelli in volo.

Il Salvatore dorme beato.

Il Gioiello prezioso

Tu sei come un gioiello ....

Sotto il cielo cocente

Rifletti il tuo splendore dolcemente.

Quel lungo viale alberato

Par essere un bosco fatato.

La natura che ti circonda

Ti avvolge come un'onda.

Le tue guglie toccano il cielo stellato e nero.

Quando ti osservo, un pensiero mi riporta a quando piccina varcai la tua porta.

Jessica

 

 

San salvatore

Là sulla collina lontana

Che si erge sana

S'innalza un monumento

Fino al firmamento.

Il sole scalda col suo calore

Il grande San Salvatore.

La potente tomba dei Visconti

Nobili conosciuti per mari e per monti.

Questo Sepolcreto

È festa di gran giubileo,

Così ci sarà confusione

Cosa che non piace al Signore Padrone.

Lui, però, attenderà

Pazientemente la tranquillità

Che finalmente regnerà

Quando il sole splenderà

E ci starà Fino alla prossima festa che verrà.

 

 

San Salvatore

Là in fondo al viale

Maestoso e solenne

Sta il monumento. sembra che le guglie

Tocchino il cielo

E i cipressi secolari

Lo proteggano con affetto.

Ecco, qui giacciono

Nel loro sonno eterno

Visconti di Vimodrone.

Luca Fumagalli

 

 

Il Sepolcreto

Vedendo quel Sepolcreto

Mi venne in mente un castello.

Ci andai da un boschetto incantato

Quando il sole era calato.

Una nuvola formava un'aureola

E il Sepolcreto ne era fiero.

Tornando a casa sospirai: nuvola, così sei bellissima, domani ci risarai ?

Salvo Carlentini

 

 

San Salvatore

Un lungo viale giunge a te,

che ti ergi imponente verso il cielo spazioso.

Le tue guglie sembrano voler afferrare

Le nuvole capricciose che ti sorridono e fuggono via.

Quanti ricordi racchiudi

Nelle tue tombe mute e silenziose !

A quanti pianti e dolori

Tu assistetti immobile e maestoso !

Tu, solitario Sepolcreto, circondato e protetto dagli alti cipressi,

sei il guardiano del nostro paese.

Gabriele

 

 

Il Sepolcreto

Tu sei alto e appuntito

Con davanti un grande prato fiorito.

In fondo al viale dei cipressi

Scorgo il tuo ingresso.

Apro la porta

E al tuo interno

Vedo il tuo splendore.

Alex Paletta

 

 

Sepolcreto Visconti

Nel Sepolcreto Visconti,

non riposa una famiglia che abitava sui monti,

ma abitava in città dove spendeva soldi qua e là.

Un giorno il Visconte venne a mancare

E in un grande Castello lo misero a riposare.

E' circondato da alti cipressi

La ghiaia è sul viale

Che porta fino alle scale

E' un piccolo edificio che fa rammentare

Quello grande, il duomo

Della città di Milano.

Andrea Rigamonti

 

 

Il San Salvatore

In un vasto prato verde,

il San Salvatore si erge, è un gran monumento che contrasta e sfida il vento.

Ci ricorda un tempo passato

Che non deve essere dimenticato.

Quando la gente lo va a visitare, nel suo viale si ferma a pensare.

Matteo Gabardi

 

 

Sei Come ...

Un re, san Salvatore,

tu vieni illuminato dal bagliore del sole,

tu sei imponente come un castello,

e brilli come un gioiello.

Tu ti estendi sulla pianura,

tu mi hai salvato dalla sventura.

Il lungo viale alberato

Che arriva fin al sagrato, conduce a te

San Salvatore o mio umile Signore.

Elisa Ghezzi V A

 

 

Come un Re

Così s'innalza nella foresta nera

Un monumento dall'enorme criniera.

Pare un re che si vanta maestoso

Sotto il cielo che lo adora implorioso.

Ai suoi piedi si stendono gradini

Che son numerosi ma piccolini.

Ai suoi fianchi ci sono alberelli

Che son verdi, alti e belli.

Tutti insieme appassionatamente

Affascinano il luogo dolcemente

Mattia Gennari

 

 

Il San Salvatore

Alto, imponente, forte e potente:

il grigio è il colore del san Salvatore.

Sole splendente

Che illumina la gente

Che lenta percorre il viale

Che fino al Sepolcreto sale.

Ma, quando scende la sera

Che tutto si posa

Torna il silenzio che avvolge

Chi, qui in pace riposa.

Stefano

 

 

San Salvatore

Là in fondo al viale

Maestoso e solenne

Sta il monumento.

Sembra che le guglie

Tocchino il cielo

E i cipressi secolari

Lo proteggono con affetto.

Ecco, qui giacciono

Nel loro sonno eterno

I Visconti di Modrone.

 

 

Il Sepolcreto Visconti

Là sul colle a Tremoncino

A Cassago assai vicino

Una chiesa medioevale

Imponente il cielo sale.

E' assai vecchia la struttura

Progettata su misura

Da Celeste Chierichetti

Il signore dei progetti.

Stan le ossa nell'entrata

Della gente decimata

Dalla peste che sciagura

Tutti gli uomini ne han paura.

La Famiglia dei Visconti

Proprietari del museo, ancora oggi fanno uso del loro caro Sepolcreto.

Daniele R.

 

 

S. Salvatore

Grande grosso sei, umile e generoso direi ... !

Frastagliato e un po' gigante

Sembri proprio un comandante.

Di giorno luminoso, di notte tenebroso.

Domini in alto fra le nuvole, in basso tra le viole.

Michele V

 

 

Il San Salvatore

Il san Salvatore lucente e splendente

Coperto da alberi beati, che si vantano della loro bellezza

Ammirano la luce

Che riflette

Contro il San Salvatore lucente.

Alice Marzella V A

 

 

San Salvatore

Immerso nei cipressi

Lontano dal fragore ...

Il sole con i suoi raggi

Lo fa sembrare uno splendore.

Abbaglia agli occhi della gente

Il grande monumento, circondato da campi di frumento.

Spunta su una collinetta

E si vede da ogni parte, questa grande opera d'arte ! ...

San Salvatore, così solo e così bello, che rallegri il paesello !

Il 9 maggio è la tua festa ...

Peccato che non si fa più festa !

 

 

Il Sepolcreto

Ecco il Sepolcreto: alto, imponente che il cielo sembra voler toccare.

Ma che cos'è questo monumento ?

E' il luogo di riposo dei Duchi Visconti.

Luogo caro dove loro, personaggi importanti, piangono i loro cari.

Dicono a noi i nostri padri

Che questo monumento, una guglia del Duomo vuole ricordare.

Gabriele Ballabio V A

 

 

Il Sepolcreto dei Visconti

Di Cassago, il più grande dei monumenti,

dove sono seppelliti tutt'ora i Visconti, famiglia importante,

che allora, anche in questo paese trovò dimora

sorge su un altopiano sotto il cielo turchino

questo è tutto quello che so dirvi,

sul Sepolcreto di Tremoncino.

Michele Tentori V

 

 

Il Grande monumento

Si alza un grande monumento, in una giornata di vento !

Ecco il san Salvatore

Che ci aiuta con grande onore !

Sul suo lungo viale

Si intravede un boschetto invernale.

Sulla sua chioma appuntita

Si innalza una Madonnina colorita, e vicino a lei un piccolo angioletto perfetto, perfetto !

Appoggiato sopra a un prato colorato

Si rallegra il fortunato: "Son il Sepolcreto Visconti e mi conoscon per mari e monti."

Il suo interno è fotografato

E molto colorato.

Il contorno triangolare

Sembra una costellazione stellare !

Sotto un cielo stellato

Si addormenta rallegrato: "Come sono fortunato !"

Stefania Baccaglini V A

 

 

L'Imperatore

Come un Imperatore s'erge agli alberi di cipresso;

le sue esili guglie di marmo bianco, spiccano su Cassago.

Un sentiero a lui conduce, fra gli snelli alberi secolari

T'invita ad entrare in un sacro silenzio.

Monumento visconteo

Di San salvatore è il Sepolcreto

Andrea Agrati V

 

 

LA STORIA del Sepolcreto Visconti

A fine '800 il Duca Guido fece costruire una chiesa a Tremoncino che si chiamò Sepolcreto Visconti ed era una tomba di famiglia. Il Sepolcreto è l'unica chiesa in stile neogotico in tutta la Brianza ed è la prima chiesa medioevale dedicata a san Salvatore. All'entrata ci sono due teche contenenti le ossa delle persone morte di peste, che prima erano conservate nella vecchia chiesa. La chiesa e i terreni diventarono proprietà dei Visconti. La gente si allontanava verso i morti del Busano perché gli ossari vennero inglobati nella recinzione. La chiesa venne abbattuta alla fine dell'800 e meno persone vanno a pregare. Il Duca Guido pensò di costruire una tomba di famiglia, perché Napoleone vietò di seppellire i morti in chiesa o vicino al paese. Il progetto dei Visconti prevedeva un edificio neoclassico, probabilmente era il rifacimento della chiesa medioevale. L'edificio attuale è stato progettato fra 1884-87 e terminato nel 1890. Il Sepolcreto è costruito con il marmo bianco di Carrara, con finestre ogivali e sottili. Fu benedetto nel 1890 a novembre con l'autorizzazione dell'arcivescovo di Milano. I sarcofagi del Sepolcreto sono disposti su due piani, sotto i duchi dell'800, sopra dal 900 a oggi. Quattro lapidi ricordano la vita di 4 importanti personaggi Visconti, ce ne sono 2 a destra e 2 a sinistra, di marmo nero con scritte bianche.

Jessica

 

 

Sepolcreto Visconti

Alla fine del 1800 la famiglia Visconti costruisce un monumento sul colle san Salvatore. E' una tomba di famiglia costruita in stile gotica e dedicata a san Salvatore e un patrimonio religioso e storico unico in Brianza. All'entrata si trovano due teche con dentro le ossa dei morti di peste. Le persone in chiesa pregavano con la processione. Prima le chiesa e i terreni erano della famiglia Pirovano ma poi sono diventati dei Visconti. Questa Famiglia litigava con i preti per l'elemosina dei pellegrini. Si generò un allontanamento di gente perché la chiesa era proprio privata. Alla fine dell'Ottocento la chiesa fu abbattuta, così Chierichetti progetta la tomba dei Visconti. Napoleone però vieta la sepoltura in chiesa, quindi diventa tomba di famiglia. Duca Carlo V costruì la tomba di famiglia sul cole di san Salvatore con gli ossari visibili al pubblico. Il primo progetto era stato progettato come edificio neoclassico però non è mai stato realizzato. Allora l'architetto Antonio Cerutti ideò l'attuale edificio tra il 1884 e il 1887 e nel 1890 il Sepolcreto fu benedetto. Alcuni cassaghesi ricordano i loro nonni che costruirono la chiesetta. Fu costruito con il marmo di Carrara a finestroni ogivali e sottili. Il Sepolcreto fu benedetto nel novembre 1890. I Visconti sono stati seppelliti dal 1700 ad oggi: sotto ci sono i morti del 1800 e sopra i morti dal 1900 a oggi. Ci sono quattro lapidi di quattro grandi personaggi, due a sinistra e due a destra: sono fatte di marmo nero con sopra delle scritte bianche.

Daniele Ripamonti V B

 

 

 

Il Sepolcreto

Alla fine dell'Ottocento il Duca Guido costruì una chiesa su un colle chiamato S. Salvatore, oggi detto Sepolcreto dei Visconti o tomba di famiglia. E' stata costruita con uno stile unico in Brianza (neogotico). Prima questa chiesa era di origine medioevale, dedicata a san Salvatore. Questo edificio viene considerato come un patrimonio religioso e storico di Cassago. All'entrata vengono raccolte in due teche le ossa dei morti di peste. Alcuni pellegrini pregavano celebrando processioni. I proprietari della chiesa erano in lite con il parroco per mancanza di elemosine. La gente si allontanava sempre di più perché era diventata proprietà privata. Dopo metà secoli gli ossari vengono compresi nel muro di cinta. Le persone si recano così a pregare a Bulciago, Morti del Busano. Infatti la chiesa nel 1800 venne abbattuta provocando danni alla frequentazione. Nel 1834 un architetto progettò la tomba dei Visconti, perché Napoleone vietava le sepolture in chiesa, sia nei paesi e perfino nella città. Allora i Cimiteri vennero costruiti fuori da questi luoghi. Il Duca Carlo Visconti costruisce una tomba di famiglia sul colle. Il primo progetto fu quello di realizzare un edificio neoclassico che però non si realizzò. Antonio Cerutti ideò l'attuale edificio tra il 1887 e il 1890. Alcune persone di Cassago ricordano i loro nonni che andavano a costruirlo con il marmo di Carrara e finestroni ogivali. Il Sepolcreto fu benedetto a novembre del 1890. All'interno ci sono sarcofagi su due piani: sotto le ossa dei morti fino all'Ottocento e sopra dal Novecento a oggi. Dentro ci sono le lapidi di quattro grandi personaggi, posizionate due a destra e due a sinistra. Sono di marmo nero con scritte bianche.

Miriam Sirtori

 

 

La Villa Visconti

Immersa in un grandioso parco, in cima al colle di Cassago, esisteva la villa dei Pirovano-Visconti, demolita nel 1963. La casa signorile mostrava uno stile architettonico misto, frutto di successive stratificazioni che, a partire dal tardo Seicento fino a tutto l'Ottocento, ne modificarono l'impianto originale. Non vi à dubbio che sia sorta sulle preesistenze medioevali o addirittura nei periodi romano e longobardo come sembrano testimoniare i numerosi reperti archeologici trovati a più riprese durante la sua demolizione. La villa passò ai Visconti in eredità dai Pirovano, una famiglia signorile che la possedettero già dal 1560. Oggi, della villa, restano alcuni ruderi: le arcate seicentesche con annessi dei locali suddivisi in stalle, forno, cantina, ghiacciaia, falegnameria e deposito delle carrozze ed inoltre le fondazioni della villa, immerse nei cespugli e nei rovi.