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Il Cammino di sant'agostino: I Pellegrini

Il Santuario della Madonna della Cintura a Cusano Milanino

Il Santuario della Madonna della Cintura a Cusano Milanino

Nelle nicchie della facciata le statue di S. Agostino e sant'Ambrogio

 

 

L'ESPERIENZA DEL CAMMINO DI SANT'AGOSTINO

di Vittorio Motta

 

Da Monza a Monza: la Rosa

 

 

 

Dal 01/06/2009 al 30/07/2009

Il Cammino di Sant'Agostino?

Interessante! Ho fatto il Cammino di Santiago de Compostela, perché no questo?

Fare un cammino nella terra vicino a casa mia mi rallegra ancor più l'anima. Naturalmente a piedi e cercando ancora un po' di spiritualità.

Con i miei amici: Renzo, Alfonso e Carlo; dopo una oculata programmazione della percorrenza di tale cammino, abbiamo optato per compiere le varie tappe, non in continuità ma in due mesi, per il fatto della vicinanza dei percorsi. Abitando ad Arese e Lainate, escludendo soste e pernottamenti, e pertanto, tornando a casa dopo ogni conclusione di tappa. Riprendendo il cammino qualche giorno dopo. Il 1 Giugno 2009, in compagnia dei soliti amici, ho iniziato il Cammino di Sant'Agostino, partendo dal Santuario di Santa Maria delle Grazie di Monza, riuscendo a compiere la prima tappa.

Purtroppo, qualche giorno prima di intraprendere il proseguo del cammino, l'amico Alfonso, per un banale incidente, con grande dispiacere, dovette rinunciare, e anche l'altro amico Carlo, grazie a Dio, senza gravi problemi, abbandonò. Dopo tali motivate e sensate rinunce, con la sola compagnia di Renzo, ho ripreso il cammino e sono riuscito a terminarlo entro la data prestabilita, e cioè il 31 Luglio 2009, ciò mi diede una grande ed emozionante soddisfazione ricca di gioie e di sentimento, e fu un bellissimo regalo per il mio compleanno. Il percorso spirituale del Cammino di Sant'Agostino, mi ha offerto l'opportunità di ammirare l'interno di alcuni Santuari che non conoscevo e di gustare numerosi e suggestivi angoli della nostra Brianza.

Il visitare i venticinque Santuari mariani, è stato da me vissuto come un momento intenso di meditazione e di devozione verso la Madonna. Ho percorso le dieci tappe, come da nostro personale programma. E' stato bellissimo, avventuroso e magico come ogni cammino che si rispetti, ci ho dato dentro sopportando ogni fatica e il caldo estivo e raggiungendo la piena contentezza e felicità. Ho notato che lungo il percorso mancano del tutto le segnalazioni per le strade (qualcosa che equivale alle frecce gialle indicatrici per Santiago de Compostela ) il che rende molto difficile, per alcuni impossibile, seguire le linee guida del percorso, col rischio di perdersi spesso.

Per fortuna ci si trova in una delle zone più densamente popolate d'Italia, e quindi io, che peraltro sono un campione di orientamento, ho proceduto chiedendo in continuazione più dettagliate indicazioni per proseguire. Tante sono state le bellezze ammirate in questi Santuari e le emozioni che mi hanno dato, che mi sento in dovere di descriverne almeno quelle più particolari e caratteristiche. Mi hanno lasciato un po' di cultura e un'immensa gioia per averli visitati.

Ricordo l'impressionante e bellissima abside della chiesa Santuario di Nostra Signora di Lourdes di Monguzzo. Costruita a forma di grotta, quale imitazione fedelissima di quella più famosa. Dato i recenti ricordi della mia visita a Lourdes, rividi in questa, ogni particolare dettaglio e mi sembra di stare d'innanzi all'autentica, dove è avvenuta l'apparizione dell'Immacolata a Bernadette, e di sentire nel profondo del cuore, il bellissimo recitare del Santo Rosario celebrato e cantato nelle diverse lingue.

Le tappe del Cammino brianzolo

Le tappe del Cammino di sant'Agostino in terra di Brianza

... Anche al Santuario della Madonna di Czestochowa, sperduto in mezzo a un bosco, nei pressi di Dazio e difficilissimo ad arrivarci. Ho riscontrato interessanti testimonianze di devozione alla Madonna Nera: la statua bronzea raffigurante il tanto amato papa Giovanni Paolo II; lo splendido anfiteatro con altare per le celebrazioni delle Sante Messe all'aperto, per l'accoglienza nelle particolari giornate di festa di molti devoti; il Santuario stesso con l'immagine della Madonna Nera dietro l'altare, il Crocefisso della Gioia venerato all'altare esterno del Santuario; e l'inimmaginabile Scala Santa, cioè una piccola scalinata di otto o dieci gradini, con tettoia e rivestita nella pavimentazione con moquette verde e al termine un arco indicante: "il passaggio effettuato nei giorni prestabiliti dalla Chiesa equivale come il salire sulla Scala Santa nella Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma ".

... ... ... Tra tutti gli altri Santuari non posso tralasciare di accennare a quello di Montevecchia, dedicato alla Beata Vergine del Carmelo e situato sulla cima di un'erta collina e il faticoso salire dei suoi duecentosessantadue gradoni. Oltre ad ammirare la stupenda chiesetta con la bellissima statua della Beata Vergine; ho potuto godere, dal piccolo sagrato, un vastissimo panorama su quasi tutta la pianura Padana occidentale, ammirando e distinguendo tutte le cime del vicino arco alpino ed anche le più distanti dell' Appennino emiliano. L'episodio che più mi ha interessato e affascinato lungo il cammino è, senza dubbio, il racconto del martirio di Sant'Arialdo.

Anche se si discosta dalle vicende relative a Sant'Agostino e dalle rappresentazioni dei vari Santuari mariani. A Cucciago, precisamente nel Santuario della Madonna della Neve, terminata la Santa Messa, apprendo dal sacerdote celebrante che nello stesso Santuario si venera, oltre alla Santissima Madre, anche un santo, rappresentato da una bellissima statua. Si tratta di Sant'Arialdo, nato a Cucciago nei primi anni del passato millennio. A Milano fu ordinato Diacono e incaricato della formazione dei giovani che desideravano diventare sacerdoti. Ben presto però, preso dalla passione di migliorare la vita degli ecclesiastici, incominciò una coraggiosa predicazione contro la corruzione del clero, attirandosi molti nemici (Guido da Vailate, all'epoca Vescovo di Milano). Questi riuscirono ad arrestarlo e a portarlo nella Rocca di Angera.

Dopo essere stato mutilato e torturato a morte, mentre diceva: "Ti ringrazio, o Cristo, perché oggi mi hai annoverato tra i tuoi martiri"; fu gettato nelle acque del lago Maggiore. I suoi amici recuperarono il suo corpo e lo portarono a Milano, dove fu esposto per dieci giorni alla venerazione di tutto il popolo. Ora il suo corpo si trova nel Duomo di Milano in un'unica urna assieme a quello di Sant'Erlembardo che fu il braccio destro della riforma (laico collaboratore e difensore di Sant'Arialdo, anch'egli martire, fondò il movimento della" Pataria", sviluppatosi per l'esigenza di una spinta moralizzatrice all'interno del clero). Sono troppo felice di essere stato un pioniere di questo splendido e avventuroso cammino.

Prossimamente continuerò, calcando il percorso che da Monza porta a Pavia, passando per Milano dove visiterò le chiese interessate alla vita e alle testimonianze lasciate da Sant'Agostino, continuando per Certosa di Pavia anch'essa meritevole di una visita alla splendida Certosa e terminare a Pavia in San Pietro in Ciel d'Oro dopo aver reso omaggio e devozione alle spoglie del grande Santo Dottore della Chiesa.

 

Vittorio

 

Bella tu sei qual sole,

bianca più della luna,

e le stelle più belle

non sono belle al par di te.