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Luigi Beretta: SUOR ERNESTA BRAMBILLA SUPERIORA ALL'ASILO DAL 1904 AL 1951

Suor Ernesta Brambilla, superiora all'Asilo di Cassago dal 1904 al 1951

Suor Ernesta Brambilla

 

 

SUOR ERNESTA BRAMBILLA SUPERIORA ALL'ASILO DAL 1904 AL 1951

di Luigi Beretta

 

 

La prime suore della Congregazione della Carità giunsero a Cassago il 16 ottobre 1903. Arrivarono un mese prima dell'apertura ufficiale dell'Asilo per prendere dimestichezza con il nuovo ambiente, con il paese e anche per predisporre tutti quei negozi necessari per la messa a regime di una struttura educativa di recente fondazione. Quella prima Comunità era formata da tre suore, come prevedeva la convenzione appena sottoscritta, e tre, avvicendandosi, sarebbero sempre state per quasi un secolo fino al 2001. Conosciamo i loro nomi: sono suor Aldegonda Opezzo, madre superiora, suor Tranquillina Tatti e suor Galdina Tricerri.

La loro presenza a Cassago non durò a lungo: la superiora fu subito sostituita nel 1904, mentre le altre due di lì a qualche anno. In effetti quando si parla dell'Asilo Infantile di Cassago, e soprattutto della prima metà della storia secolare, il pensiero corre principalmente a due Suore umili, ma grandi d'animo che diedero la loro vita a questa istituzione: la Superiora, Suor Ernesta Brambilla, e Suor Battistina Colombo. Suor Ernesta era nata l'11 gennaio 1871 a Bernareggio, entrò in convento il 7 settembre 1899 e fu destinata a Cassago nel 1904, dove rimase continuativamente e con grande beneficio per il paese fino al 6 aprile 1951 quando passò a miglior vita. Il suo nome all'anagrafe in realtà era Felicita.

Nella famiglia di papà Luigi e mamma Rosalinda Stucchi incomincia a conoscere il senso religioso e quel desiderio di vita dedicata a Dio e al prossimo, che lo accompagnerà per tutta la sua esistenza. Fu sempre molto attiva, coi bambini esigeva che si comportassero bene e cercava di educarli con dedizione, passione, comprensione e amore. Gli anni e l'esperienza le davano facilità di consiglio alla gioventù femminile che frequentava l'oratorio che veniva aperto la domenica nell'Asilo stesso.

Amava le giovani, le educava cristianamente e, se occorreva, era prodiga anche di rimproveri. Anche grazie al suo esempio Cassago fu terra feconda di vocazioni religiose femminili. Austera e materna, ragionava sul pratico sia nei quotidiani casi della vita che nella pietà verso le povertà del tempo: era sempre premurosa verso i bambini e si preoccupava che le mamme non lasciassero mancare il necessario per la salute dei figli. Nel primo Novecento diffuse erano le ristrettezze per gran parte del popolo dove non mancavano i poveri e gli anziani privi di sussidio e di assistenza e del necessario per vivere, ragion per cui, sia Lei che le altre Suore non si permettevano nulla più che il necessario.

Sapeva privarsi di quel poco che aveva o che le veniva offerto per donarlo alle buone vecchiette che visitava con sollecitudine materna. Non c'era famiglia in paese che non conoscesse, avendo visto nella sua lunga vita più di una generazione, tanto che ricordava ai giovani i matrimoni dei loro genitori. Premurosa con tutti specialmente con le ragazze, fu rimpianta alla sua morte avvenuta all'età di 80 anni dopo ben 47 anni di feconda vita religiosa nel nostro paese. E' stata sepolta nel Cimitero di Cassago, dove la gioventù femminile ha voluto donare in segno di gratitudine la tomba che l'ha accolta per sempre.