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Polydora Baker: I Reperti faunistici della seconda vasca alla Pieguzza

Tabella con la distribuzione dei reperti faunistici scoperti nella seconda vasca alla Pieguzza

 

 

I REPERTI FAUNISTICI DELLA CISTERNA DELLA PIEGUZZA

Polydora Baker

 

 

Sono stati recuperati dalla cisterna della Pieguzza a Cassago Brianza un totale di 20 frammenti ossei. Sono inclusi tra questi cinque ossa di suino, sei di bovino, due di ovicaprino e sei di artiodattilo di taglia media, tra i quali una costola (probabilmente di suino od ovicaprino) e tre vertebre (Tab. 1).

Lo studio della distribuzione dell'età di morte indica la presenza di animali molto giovani ed immaturi; non è stato rinvenuto nessun resto animale attribuibile con sicurezza ad individui adulti. La distribuzione di età dei suini indica l'uccisione di individui molto giovani (mandibola con dentizione decidua-M1 non spuntato, due omeri molto piccoli con cortice porosa).

I resti di bovini sono pure quasi tutti di un individuo immaturo (cinque frammenti sono di un'epifisi distale non saldato di un femore). La tibia senza epifisi distale e l'omero con epifisi non completamente saldata di ovicaprino sono di uno o più animali immaturi. Infine, il tibiotarso di pollame é di un individuo immaturo (cortice porosa non completamente ossificata, epifisi non saldata).

Tracce di macellazione sono state notate su 16 resti: la mandibola è stata forse tagliata trasversalmente all'angolo del ramo, le vertebre sono state tagliate in lunghezza al livello dei processi trasversali e non lungo l'asse centrale come evidenziato in altri siti romani come Settefinestre (King 1985: 284), Vercelli (D'Errico et al. 1984: 209) e la nave di Comacchio (Farello 1990: 122), le ossa lunghe sono tagliate al livello delle articolazioni. E' stato possibile misurare un reperto solo, l'omero distale di ovicaprino immaturo o subadulto.

La misura della larghezza dell'estremità distale dà come risultato 27.9 mm, seguendo V. den Driesch (1976). Questa figura tra le misure più piccole ottenute per la fauna di Modena (De Grossi Mazorin 1988: 453) ed è minore di quella ottenuta per Comacchio (Farello 1990: 127). La dimensione ridotta dell'osso di Cassago può essere dovuta al fatto che l'animale era ancora immaturo e la sua crescita non ancora finita. Considerando la quantità ridotta di resti di questo campione, non è possibile trarre conclusioni definitive circa l'alimentazione o l'economia degli abitanti del sito romano di Cassago.

E' interessante, però, notare la predominanza di resti di animali immaturi. Questo, oltre a testimoniare una buona conservazione delle ossa, suggerisce l'accesso a carne di buona qualità che può essere un segno della dieta di un ceto di rango sociale elevato. Un numero importante di resti di suini uccisi ad un'età molto giovane (meno di cinque mesi) è stato notato da King (1985: 297) per Settefinestre. Al sito di Calvatone, pochi resti appartengono ad animali giovani, mentre la maggior parte sono di animali uccisi nel secondo anno di vita (seguendo i dati di Silver 1969) (Baker ms). Gli ovicaprini di Calvatone furono uccisi ad età immatura o di subadulto, situazione simile a quella notata per Cassago. King (1985: 297) nota che gli ovicaprini uccisi prima che si saldino le epifisi a saldatura tarda (circa 36 mesi) erano utilizzati per la carne e per il latte, mentre quelli più vecchi sarebbero serviti per la lana.

I resti di tutte e tre le specie rinvenute nella zona del "Palazzo Dugentesco" di Vercelli sono, per la maggior parte, di animali adulti (D'Errico et al. 1984: 208).

 

 

Bibliografia 

F. D'ERRICO, G. GIACOBINI e P. VILETTE 1984 Studio dei resti faunistici. In Indagine archeologica al "Palazzo Dugentesco" antico ospedale di Sant'Andrea in Vercelli. Il palazzo e lo scavo, pp. 205-216. Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte 3: 131-243. 

BAKER POLYDORA 1993 I resti ossei di Calvatone, Cremona, Campagne di scavo 1988-1993. Manoscritto redatto per la Soprintendenza Archeologica della Lombardia.

DE GROSSI MAZORIN JACOPO 1988 I resti faunistici. In Modena dalle origini all'anno Mille. Studi di archeologia e storia. Vol. I Editore Panini. 

FARELLO PATRIZIA 1990 Reperti faunistici. In Fortuna Maris. La nave romana di Comacchio, a cura di Fede Berti, pp. 118-130. Bologna. 

KING ANTHONY 1985 I resti animali, i mammiferi, i rettili e gli anfibi. In Settefinestre. Una villa schiavistica nell'Etruria Romana, Vol. III, a cura di A. Carandini, pp. 278-300. Modena. 

SILVER I. A. 1969 The ageing of domestic animals. In Science in Archeology, edited by D. Brothwell and E. Higgs, pp. 283-302. Thames and Hudson, Londra.

Tabella con la distribuzione dei reperti faunistici scoperti nella seconda vasca alla Pieguzza