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L'ASILO DIVENTA COMUNALE

Il cortile interno dell'Asilo

Il cortile interno dell'Asilo

 

 

L'ASILO DIVENTA COMUNALE

di Luigi Beretta

 

 

Con delibera N. 43 del 27 giugno 1969 il Consiglio comunale chiede alla Giunta "Provinciale Amministrativa l'autorizzazione ad acquistare detto fabbricato e terreno annesso, già asilo privato di proprietà del Duca Marcello Visconti di Modrone, da destinarsi ad asilo pubblico, per un importo di L. 15.000.000 (quindicimilioni) e al successivo ampliamento del medesimo edificio per un importo di lavori di L. 33.950.000 da coprire con un mutuo di pari importo da contrarsi con la Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde o con la Cassa Depositi e Prestiti.

L'autorizzazione per l'acquisto viene concessa dalla G.P.A. di Como con Decreto prefettizio N. 10921/V del 15 gennaio 1970. " In seguito al decreto sopra citato il Consiglio comunale con delibera N. 45 del 23 ottobre 1970 decide di procedere all'acquisto fissando le modalità di pagamento dei 15 milioni in una forma rateale che il Duca Marcello Visconti di Modrone si è formalmente dichiarato disposto ad accettare. Di conseguenza il fabbricato compreso tutto l'arredamento e l'annesso terreno di mq. 4.826 viene pagato in tre rate: la prima nel 1971 usando il contributo prefettizio di lire 5 milioni già in precedenza concesso per tale opera e per gli altri 10 milioni stanziando nei bilanci comunali lire 5 milioni nel 1972 e altri 5 milioni nel 1973.

Le clausole principali poste dalla Casa Ducale nell'atto di vendita al Comune sono:

1) mantenere la denominazione Asilo Infantile o Scuola Materna Duca Marcello Visconti di Modrone;

2) che venga mantenuta la destinazione ad asilo;

3) il desiderio che le Rev. de Suore abbiano sempre a rimanere a svolgere la loro missione di educatrici.

L'ampliamento proposto dal Comune su progetto generale redatto dal Dott. Ing. Claudio Mandelli di Brivio e approvato dalla Commissione provinciale per l'edilizia scolastica, viene realizzato in due lotti dall'impresa edile di Enea Talamoni di Cassago. Il primo lotto con delibera consiliare N. 23 del 4 febbraio 1971 ed il secondo con delibera consiliare N. 75 del 23 novembre 1971. Come ampliamento e sistemazione esterna furono realizzate tre aule, il salone refettorio, la cucina, l'ampliamento del salone per le attività ricreative, servizi igienici più ampi e moderni, l'arredamento (refettorio, cucina, aule, spogliatoio), la sistemazione dell'atrio con locale direzione, la sistemazione dell'ingresso sulla strada e precisamente il tutto come si presenta attualmente. In totale si spesero circa sessanta milioni, finanziati in parte con mutui e per il restante con importi stanziati nel bilancio comunale.

 

La Scuola Materna

La scuola materna di Cassago, sita nella villa di proprietà ex Visconti di Modrone, e da quasi quattro anni di proprietà del Comune di Cassago, ha subito una notevole trasformazione con interventi edilizi radicali che hanno migliorato e reso funzionale l'insieme dell'edificio. Con ampie aule, sala di ricreazione e di refettorio, servizi igienici efficienti, si è dato ai bimbi la possibilità di trascorrere serenamente ed in un ambiente sano e luminoso il loro soggiorno in una scuola materna che offre loro ogni comodità. Da informazioni assunte presso gli uffici comunali e avute direttamente dal sindaco, ci risulta che l'Amministrazione Comunale ha assunto le seguenti delibere:

- in data 23-10-1970 l'acquista della Villa dei Visconti di Modrone con tutto l'arredamento e l'annesso giardino di mq. 4800 per un importo di 15.000.000 di lire.

- in data 4-2-1971 la delibera per un primo ampliamento per un importo di 20.300.000 lire.

- in data 23-11-1971 la delibera per un secondo ampliamento per un importo di L. 20.000.000

- in data 24-8-1973 la delibera per la sistemazione del nuovo ingresso per un importo di L. 3.800.000 più lire 615.000 per cancelli e cancellate

- inoltre sono state spese L. 656.000 per l'arredamento del refettorio e L. 2.560.000 per l'impianto di riscaldamento.

 

Anche i genitori si sono resi conto di tutti questi miglioramenti ed hanno dato atto, con la loro approvazione unanime, degli sforzi compiuti dall'Amministrazione Comunale, dall'organico della Scuola materna ed in particolare dalle Reverende Suore che si sono prodigate senza risparmio. E' in via di sistemazione il giardino piantumato con alberi vetusti ed il cortile per la ricreazione all'aperto, che già affrono, e meglio offriranno ai bambini la possibilità di trascorrere nelle belle giornate di primavera ore salubri e liete di gioco all'aperto.

 

Corso di aggiornamento per insegnanti e genitori

Le esperienze didattiche hanno sempre costituito un momento irrinunciabile per il confronto dei metodi educativi proposti dalle insegnanti nella Scuola materna. Corsi di aggiornamento sono sempre stati all'ordine del giorno non solo per essere in sintonia con i tempi, ma pure e soprattutto per alimentare il desiderio di apprendere ad educare. A questo proposito si può rammentare un bello scritto di suor Leonilde che ripercorre entusiasticamente i momenti più significativi di un corso di aggiornamento: "Un gruppo di mamme e di insegnanti di Scuola materna ha partecipato ad un Corso di aggiornamento a Cantù.

L'iniziativa, giudicata altamente positiva, è stata richiesta anche per Cassago. Ciò che è stato accordato.

Ha aperto il Corso il nostro direttore didattico dottor Taiana sul tema: "Finalità e scopi della Scuola materna."

La trattazione è stata così ampia e chiara per cui non succederà più di incontrare qualche mamma o papà che vedranno ancora la Scuola materna come un parcheggio, ma ci auguriamo di considerarla come luogo privilegiato di lavoro d'insieme in cui genitori ed educatori formeranno i bambini alla vita e li prepareranno alla scuola d'obbligo come vogliono gli orientamenti statali del 1968. Il prof. Spini ha parlato del "Rapporto educativo in famiglia " e del grande problema di cui oggi ancora si discute molto ma di cui, in realtà, si comprende ben poco: la libertà! Del come concederla ai bambini.

Accennando alla pedagogista francese Kergomart disse: "Convincetevi, cari genitori e care educatrici, che soltanto attraverso una costante educazione alla libertà educherete uomini liberi; la libertà non si coltiva con le manette ai polsi; le catene a piedi; non si sviluppa nella gabbia ma aiutando il bimbo a capire ciò che può fare e ciò che non può fare, a vedere il bene ed il male. Si impara a diventare liberi esercitando la libertà."

Il prof. Belgrano ha messo in evidenza i valore del "materiale didattico e le sue finalità educative nella prima infanzia " dando il primato alla mamma, primo giocattolo per il bimbo e non sostituibile.

Il prof. Rossetto ha parlato dell'importanza del "gioco, attività grafico-pittorica e attività espressiva dai 3 ai 6 anni."

Il prof. Chiolo invece ha trattato egregiamente e sulla sessualità chiarendo alcuni punti ed attenuando alcuni preconcetti. Il dottor De Micheli, infine, ha messo in evidenza - nella sua relazione - il valore dello sviluppo affettivo, intellettuale e sociale dalla nascita ai 3 anni. E' molto importante stimolare il più possibile i bambini nei primi cinque anni di vita. L'influsso ambientale contribuisce a stimolare il coefficiente intellettivo del bimbo. Più persone ha attorno e più arricchisce il patrimonio culturale. Quindi bando alla famiglia monocellulare e valorizzazione dei nonni che tanto contribuiscono alla educazione dei nipoti. Tutti i relatori, persone competenti che oltre ad essere genitori vivono sempre in mezzo ai bambini perchè direttori didattici o ispettori, hanno chiarito il grande valore che ha il gioco. Il gioco è essenziale per la vita interiore e sociale degli esseri umani. "Un bimbo senza gioco sarà facilmente un adulto senza gioia " ha esclamato il prof. Spini. Carissimi genitori, ricevete un grazie cordiale per aver partecipato con interesse ed entusiasmo all'iniziativa. E' confortante lavorare assieme; è questa infatti l'unica maniera per rendere di più! Che dire degli assenti? Intendiamoci bene; parecchi veramente non hanno potuto partecipare, ma gli altri ... ?

Un grazie di cuore al nostro Parroco che ci ha ospitati nel bel salone dell'Oratorio femminile. Chi dà alla Chiesa gode in due maniere: prima, perchè è più bello dare che ricevere; in seconda, perchè quando "ambiente è accogliente è più bello ritrovarsi.

Quindi i sacrifici fatti e che hanno fatto i cassaghesi dodici anni fa, si godono adesso! "