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PITTORI: Maestro di Atotonilco

Sant'Agostino e san Tommaso da Villanova

Agostino e Alipio nel giardino di Milano

 

 

MAESTRO DI ATOTONILCO

1580-1599

Atotonilco el Grande, convento di sant'Agostino

 

Agostino e Alipio nel giardino di Milano

 

 

 

Questo affresco raffigura l'incontro fra sant'Agostino e Alipio nel giardino di Milano, nel momento in cui il santo è sul punto di aderire pienamente al cristianesimo.

Il dipinto si trova nella tromba delle scale del convento agostiniano di Atotonilco el Grande, nello Stato messicano di Hidalgo.

Agostino e Alipio, abbigliati da gentiluomini spagnoli del primo Seicento stanno conversando fra loro all'aperto. Sullo sfondo si può notare una ampia vallata con alcune montagne, un tipico paesaggio locale che richiama la bellezza dei luoghi.

Entrambi portano in testa un cappello e si presentano con una folta barba. I loro vestiti sono eleganti e di pregio.

Fra i due vengono scambiate alcune parole, che l'anonimo pittore ha scritto in un cartiglio che si sviluppa al centro della scena al di sopra delle teste dei due personaggi. Il testo richiama, perchè non è esattamente uguale alla lezione classica, un brano delle Confessioni 8.19 che recita: "SURGUNT INDOCTI ET RAPIUNT CAELOS ET CUM DOCTRINIS NOSTRIS CORDE ECCE UBI VOLUTAMUR IN CARNE ET SANGUINE ! AN QUIA PARECESSERUNT, PUDET SEQUI ET NON PUDET NEC SALTEM SEQUI ?"

 

Costruito nel XVI secolo, questo insediamento agostiniano è noto per la facciata della chiesa in stile plateresco con dettagli rinascimentali. All'interno l'edificio dispone di tre cupole, una cappella sul chiostro, dove sono ospitate pitture insolite che raffigurano la Passione di Cristo.

Lungo lo scalone principale del convento sono conservate ancora delle splendide pitture.

Questi dipinti sulle pareti degli ex conventi messicani del XVI secolo, hanno sempre attirato l'attenzione degli studiosi.

Tra gli esempi più eclatanti troviamo proprio i murales che appartengono ai conventi agostiniani dello Stato di Hidalgo, quali Ixmiquilpan, Epazoyucan, Atotonilco el Grande e Actopan. La costruzione della chiesa e del convento di Atotonilco è stata attribuita a Juan de Sevilla, che fu priore del convento tra il 1543 e il 1562-1563, in un periodo di grande espansione della comunità agostiniana locale. Il complesso fu edificato in una zona circondata da una vegetazione lussureggiante. Come ad Actopan, anche ad Atotonilco le pareti sono state decorate con grandi affreschi. Purtroppo l'edificio attualmente non è in buone condizioni di conservazione.

Il chiostro è ancora utilizzato per le attività parrocchiali. Impressionante è la scala che porta ai piani superiori: sebbene non sia grande come quella di Actopan, ha tuttavia un grande impatto sul visitatore. Il tema principale dei dipinti è la vita di sant'Agostino, patrono e fondatore dell'ordine, Padre della Chiesa e difensore dalle eresie.

I vari soggetti sono stati arricchiti dalle effigi e dai ritratti di studiosi greci e latini il cui pensiero è stato recuperato e adattato dagli umanisti al cristianesimo. Tra le immagini troviamo anche la scena dell'arrivo dei primi sette Agostiniani nella Nuova Spagna nel 1533. Come a Culhuacán, un ex convento a Città del Messico, la parte superiore del palazzo è stata decorata con pitture murali il cui tema descrive vita di Cristo. L'ex convento di Atotonilco el Grande è un esempio delle grandi architetture che si trovano disperse anche nei villaggi poco conosciuti del Messico.