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PITTORI: Zanter Gustave

Sant'Agostino cardioforo in gloria

Sant'Agostino cardioforo in gloria

 

 

ZANTER GUSTAVE

1956

Hosingen, chiesa di san Nicola

 

Sant'Agostino cardioforo in gloria

 

 

 

Al centro della vetrata campeggia la figura del santo che con la mano sinistra regge un cuore, tipico simbolo iconografico agostiniano, che vuole esprimere il suo amore per Dio. Il santo è seduto su una cattedra, quasi un trono, è richiama analoghe immagini che celebrano la sua grandezza e il suo trionfo in gloria nella comunione ecclesiale.

La presenza iconografica del cuore compare nelle raffigurazioni agostiniani già a partire dal Quattrocento. Il suo valore simbolico trae forza da alcune pagine che Agostino stesso scrisse.

Nel libro nono delle Confessioni egli si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.

 

Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?

AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3

 

La raffigurazione di Agostino fa un largo uso di tonalità di colore sgargianti e vivi per esprimere la positività dell'esperienza agostiniana. Il santo rivela un volto fortemente meditativo, tutto teso a penetrare il mistro che gli sta davanti.