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CICLo AGOSTINIANo della VITA SANCTI AUGUSTINI IMAGINIBUS ADORNATA

Agostino da bambino chiede il battesimo, immagine tratta dalla Vita sancti Augustini

Agostino da bambino chiede il battesimo

 

 

VITA SANCTI AUGUSTINI IMAGINIBUS ADORNATA

1450-1490

Ms. 1483, Boston, Public Library

 

Agostino da bambino chiede il battesimo

 

 

 

Un giovane e riccioluto Agostino, disteso sul letto, tende la mano verso la mamma Monica che a sua volta indica il fonte battesimale disegnato nel centro della camera. Monica osserva con amorevolezza il figlio ed ha un'espressione affranta per la salute malferma del figlio. Ella sembra supplicare Agostino perché si decida a ricevere il battesimo cristiano. ma il giovane Agostino non sembra molto interessato, anzi con fare quasi sdegnato volge lo sguardo altrove. Per quanto simili agli stessi elementi raffigurati nella Historia di Berlino, quelli espressi dal miniaturista di Boston esprimono una ben pià elevata drammaticità soprattutto nei sentimenti di apprensione e nei visi di Agostino e di Monica.

La scritta introduttiva l'immagine recita: IBI  AUGUSTINUS PUER QUODAM DIE SUBITO GRAVI DOLORI STOMACHI VEXATUS ANXIUS LABORANDO FLAGITAVIT A PIETATE MATRIS SUE UT BAPTIZARETUR. SED STATIM FUIT RECREATUS ET SIC EIUS BAPTISMUS OCCULTA DISPOSICIONE DIVINA DILATUS. HOC EX PRIMO LIBRO CONFESSIONUM, CAPITULUM VII.

 

Tu lo vedesti, Signore, quando ero ancora un bambino e un giorno improvvisamente un'occlusione di stomaco mi fece venire una febbre altissima e quasi stavo per morire, vedesti, Dio mio, tu che fin d'allora m'eri custode, con che emozione e con che fede chiesi il battesimo del tuo Cristo, del mio Dio e Signore, alla devozione di mia madre e della madre di noi tutti, la tua Chiesa.

E la mia madre secondo la carne, che più di ogni altra cosa desiderava partorire ancora la mia salvezza eterna dal fondo puro del suo cuore, nella tua fede, già si apprestava con angoscia ad affrettare la mia iniziazione ai sacramenti della salvezza, in modo che ne fossi lavato e ti glorificassi, Signore Gesù, per la remissione dei miei peccati, quando improvvisamente guarii. E così la mia purificazione fu differita, quasi fosse stato inevitabile che mi insozzassi ancora continuando a vivere: perché certamente ritrovarsi nel fango di ogni colpa dopo quel lavacro avrebbe comportato uno stato d'accusa più grave e più pericoloso.

Dunque anch'io già credevo, come lei e tutti, in casa, salvo mio padre, che tuttavia non riuscì a soffocare in me i diritti dell'amore materno fino a impedirmi di credere in Cristo, come non ci credeva - ancora - lui. Ella infatti faceva il possibile perché tu mi fossi padre, Dio mio, invece di lui, e in questo tu l'aiutavi ad essere da più del marito - che ella pur essendo migliore di lui serviva: e in questo servizio, che tu hai comandato, era ancora te che serviva.

AGOSTINO, Confessioni 1, 11, 17