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CICLo AGOSTINIANo della VITA SANCTI AUGUSTINI IMAGINIBUS ADORNATA

Giovanni XXII con l'approvazione dei cardinali affida il corpo di Agostino agli Eremitani, immagine tratta dalla Vita sancti Augustini

Giovanni XXII con l'approvazione dei cardinali affida il corpo di Agostino agli Eremitani

 

 

VITA SANCTI AUGUSTINI IMAGINIBUS ADORNATA

1450-1490

Ms. 1483, Boston, Public Library

 

Giovanni XXII con l'approvazione dei cardinali affida il corpo di Agostino agli Eremitani

 

 

 

L'immagine precedente viene in parte ripetuta. C'è tuttavia l'aggiunta di un cardinale di fianco al papa, che risponde alla richiesta dei monaci agostiniani: Dignum estimamus ut pater filiis caput suis membri magister suis discip ulis dux suis militibus commendatur. Viene così accolta la richiesta dei monaci.

L'amanuense così ha commentato l'episodio:

Ibi ad deuotam instanciam venerabilis patris magistri Wilhelmi in Cremona primo anno sui generalatus officii dominus papa Johannes XXII, sacro approbante collegio dominorum cardinaljum, locum et custodiam venerabilis corporis beatissimi Augustini in perpetuum ordini fratrum heremitarum sancti Augustini commendauit, contulit et condonauit, confirmans illam donacionem autentico priuilegio et gracioso, dignum quidem arbitrans ut pater suis filiis, caput suis membris, magister suis discipulis, dux suis militibus commendetur et condonetur. Hec ex priuilegio principali. Capitulum CXXII.

 

L'episodio è leggendario e deriva dalla necessità dei monaci di avere un credito storico di antica data per giustificare la custodia del corpo di Agostino al loro Ordine piuttosto che a un altro. Il papa Giovanni XXII, rispondendo alla richiesta dei monaci agostiniani eremitani, avrebbe dichiarato: Dignum estimamus ut pater filiis caput suis membri magister suis discipulis dux suis militibus commendatur. In tal modo sancisce e accoglie la richiesta dei monaci.

Giovanni XXII fu un Papa molto anziano essendo stato eletto all'età di 67 anni. Il suo pontificato è uno dei più negativamente descritti dagli storici di ogni tempo; basti pensare che Dante che è morto 13 anni prima di lui (1321) già lo colloca all'inferno (e lo ricorda nel 130° verso del XVIII del Paradiso: "Ma tu che sol per cancellare scrivi..."). Aveva un'idea della Chiesa come un'istituzione che doveva essere per sua natura ricca per dimostrare lo splendore della Fede.