Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Quattrocento > Ms. 1483 di Boston > Giovanni di Lussemburgo a Pavia

CICLo AGOSTINIANo della VITA SANCTI AUGUSTINI IMAGINIBUS ADORNATA

Giovanni di Lussemburgo in pellegrinaggio a Pavia, immagine tratta dalla Vita sancti Augustini

Giovanni di Lussemburgo in pellegrinaggio a Pavia

 

 

VITA SANCTI AUGUSTINI IMAGINIBUS ADORNATA

1450-1490

Ms. 1483, Boston, Public Library

 

Giovanni di Lussemburgo in pellegrinaggio a Pavia

 

 

 

Dominus Johannes rex Boemie, raffigurato come un re, allo stesso modo e quasi con le stesse prerogative di Liutprando, viene accolto e salutato dai monaci all'ingresso del tempio, dove è conservato il corpo di Agostino. L'episodio storicamente vero, viene citato per esprimere l'importanza assunta da Pavia e in particolare dalla Chiesa di san Pietro in Ciel d'Oro per la presenza della tomba del santo vescovo di Ippona.

L'episodio viene così descritto dall'amanuense:

Ibi illustrissimus dominus Johannes rex Bohemie ex speciali commissione domini Johannis pape ad locum, ubi venerabile corpus gloriosissimi patris Augustini requiescit, fratres heremitarum sancti Augustini introduxit atque corpus ipsius beati Augustini ad suorum custodiam condonauit. Hec probantur esse vera ex effectu. Capitulum CXXIII.

 

Si tratta di un altro episodio fra lo storico e il leggendario, secondo cui Giovanni di Lussemburgo nel suo viaggio in Italia, avrebbe sostato a Pavia sulla tomba del santo per invocarne l'aiuto e la protezione. L'episodio si inserisce probabilmente in un più ampio movimento sostenuto dagli agostiniani per dare importanza alla tomba del santo a Pavia, grazie alla rilevanza storica dei personaggi che la andavano a visitare.

La tomba del santo e la chiesa di san Pietro in Ciel d'Oro furono visitate più volte da Petrarca, durante i suoi frequenti soggiorni a Pavia presso la figlia Francesca, sposa a Francesco da Brossano, parrocchia di S. Zeno, non lontana dalla basilica. Scrive Petrarca che andava a visitare "i sepolcri di Agostino e di Boezio, i quali giacciono sotto uno stesso tetto con re Liutprando, che fece trasportare qua dalla Sardegna il corpo di Agostino" (Lettera a Boccaccio). Lo stesso Petrarca definisce la chiesa "devotum piumque consortium clarorum hominum". Fazio degli Uberti nel suo Dittamondo, tra il 1350 e il 1360, ricorda Pavia per la gloria di tombe famose: "Qui ritorno allo nostro cammino - come quel glorioso giorno giungemmo a Pavia - dove giace Boezio ed Agostino".

 

Giovanni di Lussemburgo (1296 circa - Crécy 1346), re di Boemia (1310-1346), fu figlio dell'imperatore Enrico VII di Lussemburgo. Divenne conte di Lussemburgo nel 1309 e l'anno successivo salì sul trono di Boemia per il diritto ereditario della moglie Elisabetta di Přemyslidi. Nella contesa tra Austria e Baviera per la corona del Sacro romano impero, Giovanni combatté a fianco dell'imperatore Ludovico IV il Bavaro e riportò una grande vittoria nella battaglia di Mühldorf nel 1322. Dal 1333 al 1335 intraprese una sfortunata campagna militare in Italia a favore dei guelfi.