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CICLo AGOSTINIANo della VITA SANCTI AUGUSTINI IMAGINIBUS ADORNATA

Morte di Monica a Ostia, immagine tratta dalla Vita sancti Augustini

Morte di Monica a Ostia

 

 

VITA SANCTI AUGUSTINI IMAGINIBUS ADORNATA

1450-1490

Ms. 1483, Boston, Public Library

 

Morte di Monica a Ostia

 

 

 

Due immagini illustrano questo episodio. Si tratta della morte e dei funerali di Monica. Nell'immagine in alto a destra Monica è distesa morente e per la prima volta esprime un viso di donna vecchia e tarda nell'età. Un monaco l'asperge con l'acqua benedetta, mentre Agostino legge le preghiere per i morti con il viso rivolto alla madre. In alto Cristo accoglie nel proprio seno l'anima della defunta, che appare sotto l'aspetto di un bambino.

Ibi beata Monica pia mater Augustini febribus decubuit et Augustino filioque suo fratribus dilectis humiliter supplicauit, ut ad Domini altare sui fidelem memoriam habeant ubicumque fuerint; et de suo fine certificata nono die egritudinis sue quinquagesimo et VI anno etatis sue, XXXIII annis etatis Augustini, anima illa religiosa et pia a corpore soluta est. Et conue<ne>unt multi fratres et religiose femine eius exequias deuote celebrantes. Hec ex nono Confessionum. Capitulum L.

 

Volle poi tornare in Africa per rivederla con sua madre, ma essa morì piamente mentre egli era ad Ostia.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea

 

Tu che fai abitare in una casa i cuori unanimi, associasti alla nostra comitiva anche Evodio, un nostro giovane concittadino. Era impiegato nell'amministrazione imperiale, e si era convertito a te prima di noi, aveva ricevuto il battesimo e lasciato il servizio nel mondo per dedicarsi al tuo. Vivevamo insieme e avremmo abitato insieme anche in futuro, questo era il nostro solenne impegno. Eravamo in cerca di un luogo in cui potessimo renderci più utili vivendo al tuo servizio: insieme facevamo ritorno in Africa. Giunti vicino a Ostia, sul Tevere, mia madre morì.

AGOSTINO, Confessioni 9, 8, 17

 

Monica morì pochi giorni dopo questo colloquio con il figlio, che così ci racconta gli ultimi istanti della vita della madre. Era l'autunno del 387: "… Entro cinque giorni o non molto più, si mise a letto febbricitante e nel corso della malattia un giorno cadde in deliquio e perdette la conoscenza per qualche tempo. Noi accorremmo, ma in breve riprese i sensi, ci guardò, mio fratello e me, che le stavamo accanto in piedi, e ci domandò, quasi cercando qualcosa: "Dov'ero?"; poi, vedendo il nostro afflitto stupore: "Seppellirete qui, soggiunse, vostra madre".

Io rimasi muto, frenando le lacrime; mio fratello invece pronunziò qualche parola, esprimendo l'augurio che la morte non la cogliesse in terra straniera, ma in patria, che sarebbe stata migliore fortuna. All'udirlo, col volto divenuto ansioso gli lanciò un'occhiata severa per quei suoi pensieri, poi, fissando lo sguardo su di me, esclamò: "Vedi cosa dice", e subito dopo, rivolgendosi a entrambi: "Seppellite questo corpo dove che sia, senza darvene pena. Di una sola cosa vi prego: ricordatevi di me, dovunque siate, innanzi all'altare del Signore"

AGOSTINO, Confessioni 9, 11, 27