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CICLo AGOSTINIANo della VITA SANCTI AUGUSTINI IMAGINIBUS ADORNATA

Agostino dà una regola di vita a preti e ai chierici, immagine tratta dalla Vita sancti Augustini

Agostino dà una regola di vita a preti e ai chierici

 

 

VITA SANCTI AUGUSTINI IMAGINIBUS ADORNATA

1450-1490

Ms. 1483, Boston, Public Library

 

Agostino dà una regola di vita a preti e ai chierici

 

 

 

Agostino benedice i prelati et clerici inginocchiati dinanzi a lui. Il primo è un vescovo. Come nelle successive scene Agostino appare nelle vesti di un vescovo benedicente. Il gesto della sua mano è sfumato nei particolari ma di grande effetto.

Ibi sanctus Augustinus regulam et debitum modum viuendi tradidit prelatis et clericis. Hec, etc. Capitulum LXXXV.

 

S. Agostino nel percorrere il suo cammino di esperienza umana e cristiana approdò a una particolare intuizione di Vita monastica, conformata allo stile degli Apostoli e della prima comunità cristiana di Gerusalemme, e fissò il suo pensiero in merito scrivendo un testo intitolato appunto "Regola per i servi di Dio" che è precisamente quello qui riportato. La "Regola agostiniana" è un codice stabile di norme che organizzano e orientano la Vita Comune sulla base dei Consigli Evangelici di Povertà, Castità, Obbedienza. Il movente che spinse alla composizione della "Regola" è certamente da vedersi in relazione con i Monasteri fondati da Agostino e che richiamavano continuamente le sue attenzioni e premure.

 

3. Il motivo essenziale per cui vi siete insieme riuniti è che viviate unanimi nella casa e abbiate una sola anima e un sol cuore protesi verso Dio.

4. Non dite di nulla: "E' mio", ma tutto sia comune fra voi. Il superiore distribuisca a ciascuno di voi il vitto e il vestiario; non però a tutti ugualmente, perché non avete tutti la medesima salute, ma ad ognuno secondo le sue necessità. Infatti così leggete negli Atti dagli Apostoli: Essi avevano tutto in comune e si distribuiva a ciascuno secondo le sue necessità.

5. Chi, da secolare, possedeva dei beni, entrato che sia nel monastero, li trasmetta volentieri alla Comunità.

6. Chi poi non ne possedeva, non ricerchi nel monastero ciò che nemmeno fuori poteva avere. Tuttavia si vada incontro ai bisogni della sua insufficienza, anche se, quando egli si trovava fuori, la sua povertà non era neppure in grado di procurargli l'indispensabile. Solo che non si ritenga felice per aver conseguito quel vitto e quelle vesti che fuori non si poteva permettere.

REGOLA di Sant'Agostino, 3-6