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CICLo AGOSTINIANo di BEnozzo Gozzoli a SAN GIMIGNANO

Agostino confuta Fortunato: dal ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli nella chiesa di sant'Agostino a San Gimignano

Agostino confuta Fortunato

 

 

BENOZZO GOZZOLI

1465

Chiesa di Sant'Agostino a San Gimignano

 

Agostino confuta Fortunato

 

 

 

E' la sola scena che mostra Agostino nella sua attività contro gli eretici. Le legenda spiega Augustinus disputans cum Fortunato et hereticis eos publice superavit. Agostino è vestito da vescovo, seduto in cattedra e sotto porta il saio del monaco. Sta cercando di convincere Fortunato che gli sta in piedi dinanzi. Il suo viso e il suo sguardo sono tesi e le sue mani lavorano per dimostrare le sue tesi. Dietro Fortunato un vecchio sembra scuotere il capo con un diniego: Fortunato è invece un giovane che cerca di sfuggire lo sguardo di Agostino e si rinserra le mani. Ai loro piedi due libri e un rotolo esprimono l'importanza del dialogo. Un giovane ascolta con interesse sulla soglia della porta: la forza della scena esprime bene la difficoltà dell'attività apologetica di Agostino nel suo secolo.

 

Al suo ritorno in Africa Agostino scopre a Ippona un presbitero manicheo, un certo Fortunato, e forse anche per dimostrare al popolo le sue doti di oratore lo invita a una discussione pubblica, in cui ha facilmente ragione dell'avversario.

E' notevole vedere per la prima volta Agostino valersi contro i manichei dell'argomento di cui nelle Confessioni egli dice che, usato da Nebridio, lo aveva scosso fin da quando era a Cartagine. Certo è che Fortunato, vinto anche dall'abilità di Agostino, che non poteva dimenticare di essere stato per anni un retore, vi fece una meschina figura e poco tempo dopo abbandonò la città. La disputa ebbe luogo nelle terme di Soffio il 28 e il 29 agosto del 392.

 

In quel tempo ad Ippona la peste dei manichei aveva infettato e contagiato molti cittadini e stranieri, sviati e tratti in errore da un prete della setta, di nome Forcheo ... Fortunato aveva già conosciuto a Cartagine Agostino quando questo era ansioso di entrare in discussione con lui. Tuttavia fu costretto a venire a discussione con lui. S'incontrarono nel giorno e nel luogo stabilito dove si erano radunati molti che erano interessati alla questione e gran folla di curiosi: gli stenografi aprirono le tavolette e cominciò la discussione nel primo giorno per concludersi nel successivo. In essa Fortunato non fu in grado di confutare la posizione cattolica ... Fortunato, pieno di vergogna successivamente partì da Ippona e non vi fece più ritorno.

POSSIDIO, Gesta Augustini 6, 1-8

 

Il quinto giorno prima delle calende di settembre, sotto il consolato degli illustrissimi Arcadio Augusto, console per la seconda volta, e Rufino, nella città di Ippona, ai bagni di Sossio, ebbe luogo, in presenza del popolo, la disputa contro Fortunato, prete manicheo.

 

Agostino scrisse molte opere contro l'eresia manichea:

De moribus Ecclesiae catholicae et de moribus Manichaeorum o " I costumi della Chiesa e i costumi dei Manichei", scritto a Roma nel 368;

"De duabus animabus contra Manichaeos" o "Le due anime contro i Manichei", scritto prima del 392;

Acta seu disputatio contra Fortunatum manichaeum o "Atti della disputa contro il manicheo Fortunato", del 392;

Contra Felicem manichaeum o "Contro il manicheo Felice", del 404

De libero arbitrio o "Il libero arbitrio", opera importante per la trattazione dell'origine del male;

Contra Adimantum manichaei discipulum o "Contro Adimanto, discepolo manicheo";

Contra epistolam Manichaei quam vocant Fundamenti o "Contro la lettera di Mani che chiamano della Fondazione";

Contra Faustum manichaeum o "Contro il manicheo Fausto";

Contra Secundinum manichaeum o "Contro il manicheo Secondino";

De Genesi contra Manichaeos o "La Genesi contro i Manichei";

De natura boni contra Manichaeos o "La Natura del bene contro i Manichei".