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CICLo AGOSTINIANo della Historia Augustini

Eraclio successore di Agostino e l'assedio di Ippona, immagine tratta dalla Historia Augustini

Eraclio successore di Agostino e l'assedio di Ippona

 

 

HISTORIA AUGUSTINI

1430-1440

Manoscritto 78A 19a Kupferstichkabinett di Berlino

 

Eraclio successore di Agostino e l'assedio di Ippona

 

 

 

Il miniaturista ci propone Eraclio,nelle sue funzione di successore nella cattedra episcopale di Ippona. Eraclius successor beati augustini. E' lui che riceve i fedeli e li istruisce mentre Agostino si è ritirato a meditare. L'abbigliamento liturgico che copre il corpo e la testa di Eraclio cioè il superpelliceum, denota che è stato consacrato vescovo. L'assedio di Ippona, Civitas yponensis, è subito rappresentato a destra. Alcuni uomini armati sono in piena azione: con l'aiuto di balestre e archibugi stanno attaccando il muro di cinta della città.

 

Orbene, per evitare ogni lamentela sul mio conto, porto alla conoscenza di voi tutti la mia volontà che credo pure volontà di Dio: desidero avere per successore il prete Eraclio. Il popolo gridò per ventitrè volte: "Sia ringraziato Dio! Sia lodato Cristo! ", poi per sedici volte: " Cristo ascoltaci! Viva Agostino! " e ancora per otto volte: " Te per Padre, te per vescovo! ".

Verbali della elezione d'Eraclio a successore di Agostino

2. Tornato di nuovo il silenzio, il vescovo Agostino riprese: Non c'è bisogno ch'io ne tessa le lodi. Ammiro la sua saggezza e rispetto la sua modestia. È sufficiente, perché voi lo conoscete. Dico soltanto: ciò ch'io desidero, so che lo desiderate anche voi; se prima lo avessi ignorato, me ne sarei reso conto oggi. Ecco ciò che desidero e chiedo a Dio con ferventi preghiere nonostante il freddo della mia tarda età; vi esorto, vi raccomando, vi scongiuro di chiederlo a Dio insieme con me: si degni Dio di fondere insieme tutte le vostre anime nella pace di Cristo, e di dare stabilità a ciò ch'egli ha operato in noi.

Egli che mi ha mandato quest'uomo, lo conservi, lo serbi sano e salvo, lo preservi dal male, affinché colui che nella mia vita è stato la mia gioia, mi sostituisca alla mia morte. Come voi vedete, i cancellieri ecclesiastici stenografano ciò che diciamo noi e ciò che dite voi: non andranno perdute né le mie parole né le vostre acclamazioni. Per dirla più chiaramente: stiamo adesso redigendo i verbali canonici con cui desidero vedere confermata la mia volontà per quanto ciò è in potere degli uomini. I fedeli allora gridarono trentasei volte: " Sia ringraziato Dio! Sia lodato Cristo! Cristo, ascoltaci! Viva Agostino! ".

L'ultima acclamazione fu ripetuta tredici volte, poi per otto volte si acclamò: " È cosa degna e giusta! "; cinque volte: " Egli lo ha meritato, ne è ben degno! " e sei volte: " Egli è degno e giusto!".

I fedeli approvano il proposito di Agostino

3. Tornato il silenzio, il vescovo Agostino disse: Come dunque vi dicevo, desidero che la mia volontà e la vostra venga confermata con questi verbali ecclesiastici, per quanto è in potere degli uomini; per quanto invece riguarda la volontà nascosta dell'Onnipotente, preghiamo tutti, come ho detto, affinché Dio renda stabile quanto ha fatto in mezzo a noi. I fedeli acclamarono sedici volte: " Ti ringraziamo per la tua decisione ";

" Così sia! " dodici volte; e poi per sei volte: " Te per nostro Padre! Eraclio per nostro vescovo! ".

4. Ristabilitosi il silenzio, il vescovo Agostino disse: Io so quanto sapete anche voi, ma non voglio che a lui succeda quel che successe a me. Molti di voi lo sanno; non lo sanno solo coloro che a quel tempo non erano ancora nati, o non erano in età di comprendere. Io fui ordinato vescovo quando era ancora vivo il vegliardo Valerio, padre e vescovo mio di santa memoria, e occupai la cattedra insieme con lui; ma né io né lui si sapeva che ciò era proibito dal concilio di Nicea. Non voglio dunque che questo mio figlio sia rimproverato per ciò di cui fui rimproverato io. I fedeli acclamarono per tredici volte: " Sia ringraziato Dio! Cristo sia lodato!".

 

AGOSTINO, Lettera 213, 1-4

PHILIPPE DE HARVENGT, Vita Augustini, 28