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CICLo AGOSTINIANo a stampa di Collaert

Agostino e il bimbo sulla spiaggia nella stampa di Collaert alla Biblioteca Nazionale di Parigi

Agostino e il bimbo sulla spiaggia

 

 

ADRIANO COLLAERT

1600

Parigi, Biblioteca Nazionale

 

Il mistero della Trinità: Agostino incontra un bambino sulla spiaggia

 

 

 

Secondo la moda del secolo, la scena di maggior spicco è quella dell'incontro di Agostino con il Bambino Gesù in riva al mare. La legenda riporta: Quid Deus ? Oceanus. Quid mens humana ? Sciendi alveus. Et quantus ? Quam brevis esse potest. Si nequit immensos brevis urna capessere fluctus, qui poterit tantum in mens cohibere Deum ?

Agostino figura con tutte le insegne del vescovo mentre stende una mano verso il bambino, che si gira con grazia verso di lui. Un vasto panorama in quadra la scena, con barche, battelli, una chiesa e un porto con una città più lontani.

 

Questa leggenda è stata studiata da L. Pillion in La Légende de s. Jérome in Gazette des Beaux-Arts del 1908. L'episodio che godrà di molta fortuna nella iconografia agostiniana riprende un testo della Lettera apocrifa a Cirillo che avrebbe scritto lo stesso Agostino. In un passo Agostino ricorda una rivelazione divina con queste parole: "Augustine, Augustine, quid quaeris ? Putasne brevi immittere vasculo mare totum ?".

Questa leggenda si troverebbe forse già nel XIII secolo, sotto forma di exemplum, in uno scritto di Cesare d'Heisterbach (cfr. H. I. Marrou, Saint Augustin et l'ange, une légende médioévale, in l'Homme devant Dieu, Mélanges offerts au P. de Lubac, II, 1964, 137-149).