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PITTORI: Jiří Matěj Nettl

I pellegrini visitano la tomba di Agostino

I pellegrini visitano la tomba di Agostino

 

 

JIRI MATEJ NETTL

1699

Praga, chiesa di san Tommaso, provenienti dal monastero di Lnáře

 

I pellegrini visitano la tomba di Agostino

 

 

 

Secondo una antica narrazione un gruppo di pellegrini furono invitati da sant'Agostino a recarsi presso la sua tomba a Pavia in san Pietro in Ciel d'Oro.

L'apparizione avvenne in un luogo che corrisponde all'attuale Cava Manara presso Pavia. Agostino, uscendo dalla chiesa sarebbe apparso a questo gruppo di pellegrini diretti a Roma, suggerendo loro di recarsi nella basilica in Ciel d'Oro presso la sua tomba, dove avrebbero trovato guarigione alle loro infermità. I pellegrini accolsero l'invito e si recarono in visita alla sua Arca venendo risananti dalle infermità e dalle malattie.

 

Verso il 912, alcuni uomini gravemente ammalati andavano a Roma dalla Germania e dalla Gallia, - erano più di quaranta, - per visitare le tombe Apostoli.

Alcuni si trascinavano su grucce, altri, completamente paralitici, si facevano portare, altri erano ciechi e camminavano portando i loro compagni servivano di guida. Passate le montagne giunsero ad un paese chiamato Cava, a tre miglia Pavia, ed allora apparve loro S. Agostino vestito di abiti pontificali, che usciva da una chiesa costruita in onore dei Santi Cosma e Damiano.

Il santo li salutò e domandò loro dove andassero, e quando ebbero risposto che andavano a Roma disse loro:

- Andate a Pavia e domandate dove è la chiesa di S. Pietro; e là otterrete la grazia che chiedete. Gli domandarono essi il suo nome ed egli rispose:

- Io sono S. Agostino, vescovo di Ippona.

Ed immediatamente disparve. Essi, giunti a Pavia, andarono nella chiesa di S. Pietro e quando seppero che là era il corpo di S. Agostino, gridarono: - Sant'Agostino, aiutateci!

I cittadini ed i religiosi accorsero, attratti dalla novità della cosa, ed ecco che per la tensione dei nervi, incomincia a colar del sangue che forma un rivo dalla porta della chiesa al sepolcro del santo, ed i malati che si avvicinarono al sepolcro furono guariti, né rimase in essi traccia d'infermità, di modo che la fama del santo si sparse sempre più ed una folla di ammalati incominciò ad affluire alla chiesa, e chiunque veniva era guarito e lasciava doni in ringraziamento. La quantità di questi voti fu tale che tutta la cappella di S. Agostino ne fu piena ed allora furono messi nel vestibolo, ma presto anche lì furono tanti che rendevano difficoltoso il passaggio, ed i religiosi furono costretti a farli portare altrove.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea

 

La diciassettesima lunetta considera questo episodio leggendario, nel corso del quale, grazie alla intercessione di Sant'Agostino i pellegrini transalpini riacquistarono la salute. la scena viene descritta all'interno di uno spazio, che comunque è aperto sul lato sinistro, dove si gode una vista del paesaggio che si affaccia sulla costa del mare. A destra si nota un altare con un'immagine ovale che probabilmente raffigura proprio sant'Agostino. La svolgimento narrativo della scena è occupato da numerosi personaggi con le stampelle che guariscono e camminano con le stampelle fra le mani. Nell'angolo in basso a sinistra si trova lo stemma del donatore con la scritta: "Perill ac Generos / Dn Henric Gunther / Chlumciansky / de Przesta / vl (ky) et Chlumcian Dnus / in Dussnik et Obezow / M. Consiliari non sindaco Judic Jud Provincia / Assessor distretto Podbra / densis in Reg Boem Capi / tanaus / Fieri Fecit".

La struttura della scena, sia pure liberamente modificata, ha diversi punti di corrispondenza con la stampa di Bolswert e con il ciclo di Třeboň dove viene illustrato il ristoro dei pellegrini sulla strada per Pavia.

 

 

Jiří Matěj Nettl

L'autore del ciclo, il pittore Jiří Matěj Nettl, nacque il 14 febbraio 1660 a Blovice. Tra le commissioni più importanti di Nettl nel periodo in cui è documentata la sua attività nel convento di Lnáře, troviamo principalmente il ciclo relativo alla vita di san Nicola da Tolentino per il monastero agostiniano scalzo a Praga dal 1696 al 1698. Ha realizzato altri 24 dipinti per Lnáře nel ciclo della Passione di Cristo nel 1702 e sette dipinti con temi cristologici e mariani. Allo stesso tempo ha realizzato 12 dipinti di paesaggi, otto ritratti di membri dell'Ordine agostiniano e i ritratti del conte Tomáš e Zuzana Černínových di Chudenice. Con la sua pittura tenebrosa, Nettl costituisce un esempio dell'accoglienza riservata ai disegni grafici olandesi nell'arte barocca ceca intorno al 1700. Il pittore morì a Plzen il 17 settembre 1747.