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PITTORI: Jiří Matěj Nettl

Agostino viene consacrato vescovo

Agostino viene consacrato vescovo

 

 

JIRI MATEJ NETTL

1699

Praga, chiesa di san Tommaso, provenienti dal monastero di Lnáře

 

Agostino viene consacrato vescovo

 

 

 

La scena descrive la consacrazione episcopale di Agostino. La celebrazione si svolge al chiuso all'interno di un edificio sacro. Agostino è stato raffigurato seduto con le mani giunte e la testa china. Sopra di lui stanno in piedi alcuni vescovi e uno di loro gli sta mettendo una mitra in testa. Allo stesso tempo gli viene offerto il bastone pastorale episcopale. Nell'angolo in basso a destra il pittore ha dipinto un'iscrizione con lo stemma dei donatori: "Perill Herula Catharina Helena / Elisabetha Janowskiana de Janowicz / F: F: A 1699".

La struttura della scena si avvicina a quella della analoga stampa di Bolswert, ma Nettl ha ridotto il numero dei personaggi limitandoli alle figure dei vescovi e ministri religiosi.

Valerio scrisse ad Aurelio, come al primate dell'Africa, manifestandogli la sua intenzione di avere Agostino, ordinato vescovo, a collega e futuro successore; e colta l'occasione d'una visita di Megalio, vescovo di Calama e primate di Numidia, gli presentò Agostino perchè l'ordinasse. Megalio tuttavia si opponeva, e non tanto perchè la cosa non fosse lecita ma perché sapeva di accuse gravi lanciate contro Agostino, accuse che Megalio stesso accolse in una sua lettera, benché, poco dopo, meglio informato, le ritrattasse esplicitamente. Si accusava - se almeno è questa lettera di Megalio la fonte dell'accusa mossa più tardi dal donatista Petiliano - Agostino di aver dato a una donna dei sortilegi e dei filtri amorosi: ma praticare la magia era essere idolatra e delitto punito dalle leggi imperiali.

Comunque Agostino fu ordinato vescovo, con grande soddisfazione dei suoi amici, plaudente da lontano Paolino da Nola. In che anno ciò precisamente accadesse, è tuttora argomento di discussione, giacché il Chronicon di Prospero che pone l'ordinazione episcopale di Agostino nel gennaio del 395 è pieno di errori, e il Sermone 339 di Agostino che sarebbe stato tenuto da lui nella ricorrenza dell'anniversario della consacrazione e nell'imminenza del Natale è, come ha dimostrato Morin, non diciamo spurio, ma certo poco attendibile e poco autentico: risultato della cucitura più o meno abile di altri sermoni. Si oscilla dunque tra il 395 e la primavera del 397 quando Agostino, già vescovo, dedicava un libro a Simpliciano, vescovo di Milano e successore di Ambrogio, morto il 4 aprile del 397.

 

Io fui ordinato vescovo quando era ancora vivo il vegliardo Valerio, padre e vescovo mio di santa memoria, e occupai la cattedra insieme con lui; ma né io né lui sapevamo che ciò era proibito dal Concilio di Nicea.

AGOSTINO, Lettera 213, 4

 

Valerio incominciò a temere che Agostino fosse eletto vescovo di qualche altra chiesa, perciò rassegnò nelle mani del vescovo di Cartagine le sue dimissioni e propose Agostino per successore. Agostino non volle accettare, ma infine fu costretto a cedere e fu consacrato vescovo. Più tardi egli disse che non avrebbe dovuto ricevere la consacrazione episcopale per mano del suo predecessore perchè la cosa era proibita da un concilio, ma egli conobbe la proibizione solo dopo essere stato consacrato e non volle che si facesse con altri una cosa che a lui era tanto dispiaciuta.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea

 

 

Jiří Matěj Nettl

L'autore del ciclo, il pittore Jiří Matěj Nettl, nacque il 14 febbraio 1660 a Blovice. Tra le commissioni più importanti di Nettl nel periodo in cui è documentata la sua attività nel convento di Lnáře, troviamo principalmente il ciclo relativo alla vita di san Nicola da Tolentino per il monastero agostiniano scalzo a Praga dal 1696 al 1698. Ha realizzato altri 24 dipinti per Lnáře nel ciclo della Passione di Cristo nel 1702 e sette dipinti con temi cristologici e mariani. Allo stesso tempo ha realizzato 12 dipinti di paesaggi, otto ritratti di membri dell'Ordine agostiniano e i ritratti del conte Tomáš e Zuzana Černínových di Chudenice. Con la sua pittura tenebrosa, Nettl costituisce un esempio dell'accoglienza riservata ai disegni grafici olandesi nell'arte barocca ceca intorno al 1700. Il pittore morì a Plzen il 17 settembre 1747.