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CICLo AGOSTINIANo di Salamanca

Agostino ordinato sacerdote a Ippona di Juárez Juan Rodríguez

Agostino ordinato sacerdote a Ippona

 

 

JUAN RODRIGUEZ JUAREZ

1730

Salamanca, Pinacoteca del convento di San Juan de Sahagun

 

Agostino ordinato sacerdote a Ippona

 

 

 

Il dipinto di Jaurez, per quanto personalizzato, risente dell'influsso di precedenti analoghe opere e in particolare della stampa di Schelte da Bolswert. Tuttavia ne modifica la prospettiva, capovolgendola orizzontalmente e accentuando l'attenzione sulla figura di Agostino e del suo gesto di rifiuto alla acclamazione del popolo presente nella chiesa che lo vorrebbe sacerdote.

Il santo vesta la tunica nera degli eremitani ed è ritto in piedi dinanzi al vescovo Valerio, dall'aspetto vegliardo, che siede sulla cattedra episcopale. Agostino allarga le braccia quasi in segno di accettazione della proposta che il vescovo ha appena espresso. A sinistra si può intravedere il consueto scudo con la scritta della dedica del quadro.

 Agostino venne ordinato sacerdote da Valerio nell'391 a Ippona su acclamazione del popolo: Agostino non pensava di diventare sacerdote e, per paura dell'episcopato, scappava anche dalle città nelle quali era necessaria un'elezione. Ma un giorno, essendo stato chiamato ad Ippona da un amico, stava pregando in una chiesa quando un gruppo di persone improvvisamente lo circondarono, lo consolarono ed implorarono Valerio, il vescovo, di elevarlo al sacerdozio; nonostante i suoi timori, Agostino fu ordinato nel 391.

Il novello sacerdote considerò la sua ordinazione come una ragione in più per riprendere la vita religiosa a Tagaste e Valerio la approvò così entusiasticamente che gli mise a disposizione delle proprietà della chiesa, autorizzandolo a fondare un monastero.