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PITTORI: Johann Sigmund Müller

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JOHANN SIGMUND MULLER

1705-1707

Třeboň, monastero agostiniano, chiostro

 

Il miracolo dei ceri che non si consumano

 

 

 

La scena descritta dal pittore illustra il cosiddetto miracolo dei ceri o delle candele. Questo miracolo costituisce uno dei motivi iconografici agostiniani innovativi che appaiono nel periodo controriforma e le cui radici possono essere rintracciate in Spagna. L'episodio narrato si svolge a Valenza nel corso della festa di Sant'Agostino quando la sua statua viene portata su una portantina in una processione dei canonici agostiniani, che sono facilmente identificabili dal loro abbigliamento religioso. Le candele accese il giorno di questa festa brillavano ancora il giorno seguente senza essersi mai consumate. Nella parte destra del dipinto, si può osservare il rivenditore di candele che le ha già utilizzate. C'è un chiaro intento di mostrare le candele per far vedere che non si sono consumate ed hanno mantenuto il loro abituale aspetto.

La scena miracolosa fu incisa anche da Bolswert, la cui stampa permise una notevole diffusione della conoscenza dell'avvenimento spagnolo. Nella sua ventiseiesima incisione troviamo scritto a spiegazione del miracolo le seguenti parole: "Miracolo delle candele che non consumano. Annuum miraculum Valentiolae prope Almagrum in Hispania quo cerei plures D. Augustini festo die accensi, ponderis diminuti iacturam non sentiunt, ut indeficiens doctrinae lumen intelligas. Annal. ali loci. » Leggenda spagnola il cui fatto è descritto nel Regestum Reverendissimi Petrochini di Andres Llorden. Durante una processione a Valenzuela vicino ad Almagro, le candele usate durante la celebrazione agostiniana non furono consumate e la quantità iniziale non diminuì. Il miracolo fu interpretato come un esempio della forza imperitura della dottrina del santo come la luce del popolo."

 

 

Il fatto viene descritto nel Regestum Reverendissimi Petrochini, 17 gennaio 1589 edito da Andrès Llorden, Los Agustinos en la Universida de Sevilla, 1951. Si tratta di una leggenda spagnola secondo cui durante una processione a Valenza presso Almagro, i ceri usati nella festività di Agostino non si consumarono né variò il loro peso. Il miracolo ebbe come interpretazione la convinzione che un tale esempio mostrasse la forza imperitura della dottrina di Agostino come luce per la comprensione del dettato evangelico.

ANDRES LLORDEN, Regestum Reverendissimi Petrochini