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PITTORI: Johann Sigmund Müller

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JOHANN SIGMUND MULLER

1705-1707

Třeboň, monastero agostiniano, chiostro

 

Agostino ordinato presbitero

 

 

 

La consacrazione di Agostino come sacerdote ebbe luogo a Ippona nel 391 e fu preceduto da un episodio per certi versi drammatico. Si racconta infatti che mentre Valerio, il vescovo di Ippona, stava predicando e chiedeva aiuto per il suo ministero sacerdotale, la gente presente in chiesa cercò subito Agostino e lo trascinò davanti al vescovo gridando: "Agostino il sacerdote! Agostino sacerdote!".

L'immagine del pittore cerca di catturare il momento stesso in cui Agostino in ginocchio, con le mani giunte, riceve dal vecchio vescovo Valerio la casula sacerdotale. Questa scena si trova nella parte sinistra del dipinto, dove l'artista mise insieme il vescovo con i ministri che tengono il bastone pastorale mentre si mette il cappello sulla testa di Agostino. Sulla destra di lato si trova un gruppo di cavalieri con spade e sullo sfondo si nota una folla di persone che osservano l'ordinazione dell'uomo, che hanno scelto. Anche l'interno del tempio è stato oggetto di attente cure nei dettagli. Possiamo distinguere chiaramente gli elementi architettonici con le colonne nella navata principale e gli archi che formano. Una intensa luce dà infine corpo alla figura di Agostino.

 

Agostino venne ordinato sacerdote da Valerio nell'anno 391 a Ippona su acclamazione del popolo: Agostino non pensava di diventare sacerdote e, per paura dell'episcopato, scappava anche dalle città nelle quali era necessaria un'elezione. Ma un giorno, essendo stato chiamato ad Ippona da un amico, stava pregando in una chiesa quando un gruppo di persone improvvisamente lo circondarono, lo consolarono ed implorarono Valerio, il vescovo, di elevarlo al sacerdozio; nonostante i suoi timori, Agostino fu ordinato nel 391.

Il novello sacerdote considerò la sua ordinazione come una ragione in più per riprendere la vita religiosa a Tagaste e Valerio la approvò così entusiasticamente che gli mise a disposizione delle proprietà della chiesa, autorizzandolo a fondare un monastero.

 

In quel tempo esercitava l'ufficio di vescovo nella comunità cattolica di Ippona il santo Valerio. Mentre egli un giorno parlava al popolo di Dio circa la scelta e l'ordinazione di un prete e l'esortava in proposito, perché così richiedeva la necessità di alcune persone, che conoscevano la dottrina di Agostino e i suoi propositi, gettategli le mani addosso, lo tennero fermo e, come suole accadere in casi del genere, lo consacrò sacerdote, mentre tutti unanimi in quel proposito chiedevano che così si facesse. Infine la cosa si compì secondo quanto voleva il desiderio del popolo.

POSSIDIO, Gesta Augustini 4, 1