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CICLo AGOSTINIANo di Chantilly

Una pagina del manoscritto ms 26 di Chantilly detto Ci nous dit

Una pagina del manoscritto "Ci nous dit" di Chantilly

 

 

MATHIEU LE VAVASSEUR

1313-1330

Chantilly, Museo Condé ms 26

 

Episodi della vita di Agostino

 

 

 

Il codice ms 26 "Composition de la sainte Ecriture" noto anche come "Ci nous dit" è conservato al Museo Condé di Chantilly e proviene quasi certamente da Parigi.

La critica recente attribuisce l'opera al miniatore Mathieu Le Vavasseur, un chierico normanno che diresse una importante bottega a Parigi fra il 1330 e il 1350. La stesura del testo si colloca fra il 1313 e il 1330, dato che vi compare la canonizzazione di Celestino V. Una valutazione paleografica e lo stile delle miniature fanno datare il codice intorno all'anno 1330. Varie e dizioni e copie del manoscritto sono note anche in altre località francesi, ma quello di Chantilly è senz'altro l'esemplare più antico e meglio riuscito.

La quinta sezione del manoscritto, che si articola in due volumi, è dedicata alla vita dei santi, le cui storie, seguendo il calendario liturgico, conducono al capitolo conclusivo che tratta del Giudizio Universale.

Il testo utilizza ampie citazioni dalle Scritture, dai Padri della Chiesa, da aneddoti e da testi agiografici fra cui si distingue La Legenda Aurea di Jacopo da Varagine. Nell'opera c'è una continua integrazione fra testo e immagini: l'immagine serve a specificare meglio il testo, mentre il testo spesso è necessario per comprendere e interpretare l'immagine miniata. Il Codice non si pone dunque come un semplice insieme di raccolte di exempla, quanto piuttosto  come una originale struttura che da un lato interpreta le Scritture e dall'altro funge da semplice catechismo di istruzione cristiana.

Diviso in due volumi, l'edizione di Chantilly si differenzia dagli altri similari esemplari in diversi punti ma mantiene sempre un profonda integrazione fra immagine e testo.

Delle sette miniature, alle volte doppie, che raffigurano sant'Agostino, sovente utilizzato nel testo come elemento di riferimento, tre sono inserite nel primo volume nelle sezioni degli esempi morali. Le altre miniature sono strutturate come se fossero un piccolo ciclo della vita del santo e sono inserite nella sezione delle vite dei santi nel secondo volume.

L'aspetto interessante di queste miniature è la rarità di alcuni soggetti trattati, se non addirittura l'unicità della loro presenza nella iconografia agostiniana. Il che ci porta all'origine delle fonti cui ebbe accesso l'autore del testo e delle miniature: indubbiamente egli poté utilizzare una notevole molteplicità di fonti indipendenti, alcune delle quali non sono tuttora conosciute.

 

Il Museo Condé, ospitato nel castello di Chantilly a nord di Parigi, è uno dei più importanti musei d'arte francese. Fu voluto da Enrico d'Orléans, duca d'Aumale che nel 1884 lasciò in legato il castello con la sua eccezionale collezione d'arte antica all'Institut de France con l'obbligo di farne un museo da aprire al pubblico. Il museo venne inaugurato nel 1898.