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CICLo AGOSTINIANo Di Bonino da Campione A PAVIA

Agostino confuta Fortunato, pannello dell'Arca di sant'Agostino in san Pietro in Ciel d'Oro a Pavia

Agostino confuta Fortunato

 

 

BONINO DA CAMPIONE

1362

Arca di Sant'Agostino in san Pietro in Ciel d'Oro a Pavia

 

Agostino confuta Fortunato

 

 

 

Dopo l'Agostino laico e monaco, lo scultore rappresenta Agostino vescovo in alcuni degli episodi più conosciuti della sua vita. Agostino è vestito da vescovo con la mitra in testa e un'aureola che gli cinge il capo. E' seduto su uno scranno, forse la sedia episcopale ed è intento a a parlare o forse a predicare. E' attorniato da sette monaci, in parte al suo fianco, in parte di fronte che lo seguono mentre si sta rivolgendo a una persona alla sua sinistra. In mano regge un libro e con l'altra gesticola per spiegare qualche cosa a un eretico, riconoscibile per il cappello appuntito che porta in testa.

E' l'immagine di Fortunato, di cui parla Possidio. La confutazione di Fortunato è un episodio che ha goduto di molta fortuna presso gli artisti soprattutto trecenteschi e quattrocenteschi.

 

In quel tempo ad Ippona la peste dei manichei aveva infettato e contagiato molti cittadini e stranieri, sviati e tratti in errore da un prete della setta, di nome Forcheo ... Fortunato aveva già conosciuto a Cartagine Agostino quando questo era ansioso di entrare in discussione con lui. Tuttavia fu costretto a venire a discussione con lui. S'incontrarono nel giorno e nel luogo stabilito dove si erano radunati molti che erano interessati alla questione e gran folla di curiosi: gli stenografi aprirono le tavolette e cominciò la discussione nel primo giorno per concludersi nel successivo. In essa Fortunato non fu in grado di confutare la posizione cattolica ... Fortunato, pieno di vergogna successivamente partì da Ippona e non vi fece più ritorno.

POSSIDIO, Gesta Augustini 6, 1-8

 

Il quinto giorno prima delle calende di settembre, sotto il consolato degli illustrissimi Arcadio Augusto, console per la seconda volta, e Rufino, nella città di Ippona, ai bagni di Sossio, ebbe luogo, in presenza del popolo, la disputa contro Fortunato, prete manicheo.

 

Agostino scrisse molte opere contro l'eresia manichea:

De moribus Ecclesiae catholicae et de moribus Manichaeorum o " I costumi della Chiesa e i costumi dei Manichei", scritto a Roma nel 368;

"De duabus animabus contra Manichaeos" o "Le due anime contro i Manichei", scritto prima del 392;

Acta seu disputatio contra Fortunatum manichaeum o "Atti della disputa contro il manicheo Fortunato", del 392;

Contra Felicem manichaeum o "Contro il manicheo Felice", del 404

De libero arbitrio o "Il libero arbitrio", opera importante per la trattazione dell'origine del male;

Contra Adimantum manichaei discipulum o "Contro Adimanto, discepolo manicheo";

Contra epistolam Manichaei quam vocant Fundamenti o "Contro la lettera di Mani che chiamano della Fondazione";

Contra Faustum manichaeum o "Contro il manicheo Fausto";

Contra Secundinum manichaeum o "Contro il manicheo Secondino";

De Genesi contra Manichaeos o "La Genesi contro i Manichei";

De natura boni contra Manichaeos o "La Natura del bene contro i Manichei".