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PITTORI: Maestro di Avila

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI AVILA

1557

Avila, monastero domenicano di san Tommaso

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Nell'Aula Magna del Chiostro dei Re del Real Monastero domenicano di san Tommaso ad Avila si trova questo affresco cinquecentesco che raffigura sant'Agostino. Il santo regge un filatterio con la scritta: UNA ET SINE DISCIPLINA QUESTIONES DE VITA SCIENS QUIA GENERANT LITES NOS THIMEMUS.

Agostino ha un volto giovanile con nella mano destra il bastone pastorale e una aureola in testa.

Di fronte ad Agostino si trova l'immagine di san Domenico, fondatore dell'omonimo ordine monastico, che ricevette una educazione giovanile a Coimbra in un monastero agostiniano. La relazione fra san Domenico de Guzman e Agostino prosegue soprattutto nella stesura della regola domenicana che ha diversi punti di contatto con quella agostiniana.

Il Chiostro dei re è così chiamato così perché costituiva l'area estiva del Palazzo dei Re Cattolici. Il chiostro è molto spazioso e luminoso ed è formato da 40 archi nella parte inferiore e 56 al livello superiore. Manca quasi di ornamenti, ad eccezione delle sfere che circondano gli archi inferiori. Nell'ala sud di questo chiostro si trovano le aule della scomparsa Università di San Tommaso, fondata ad Avila verso la metà del Cinquecento e chiusa nel XIX secolo. Qui si sarebbe laureato Gaspar Melchor de Jovellanos.

Il monastero reale di San Tommaso è stato realizzato in stile gotico. La sua fondazione nel 1480 fu ordinata da Hernán Núñez de Arnalte, tesoriere dei monarchi cattolici, che delegò sua moglie María Dávila e il fratello Tomás de Torquemada ad agire a suo nome. Venne così eretto un convento dedicato a san Tommaso d'Aquino, che fu affidato ai domenicani.

I lavori iniziarono nel 1482 sotto la direzione di Martín de Solórzano e durarono fino al 1493, grazie alle donazioni di Don Hernán e dei monarchi cattolici, che scelsero il nuovo convento come residenza estiva e come luogo di sepoltura dell'erede alla corona, il Principe Don Juan, la cui tomba venne realizzata nel 1510 da Domenico Fancelli. L'epitaffio della tomba ricorda: "Juan, principe di Spagna, di virtù e piena scienza, vero cristiano, molto amato dai suoi genitori e dalla sua terra natale, in pochi anni ha fatto molte buone opere con prudenza e virtù. Riposa in questo tumulo ordinato da suo padre ottimale e pio Fernando, re imbattuto e difensore della Chiesa. Sua madre, la regina Elisabetta, il più puro e il deposito di tutte le virtù, comandò dal testamento di diventare tale. Visse diciannove anni e morì nel 1497."

Il monastero ospitò Frate Tomás de Torquemada fino alla sua morte, nel 1498.