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PITTORI: Basaiti Marco

La Vergine con il Bambino fra i santi Francesco d'Assisi e Monica

La Vergine con il Bambino fra i santi Francesco d'Assisi e Monica

 

 

MARCO BASAITI

1500-1530

Bergamo, Accademia Carrara

 

La Vergine con il Bambino fra i santi Francesco d'Assisi e Monica

 

 

 

La tavola di Basaiti ci propone una delicata e dolce raffigurazione di una Madonna con Bambino in grembo tra san Francesco d'Assisi e santa Monica. Di modeste dimensioni (cm 65 × 77) l'opera è conservata presso l'Accademia Carrara a Bergamo. In precedenza la tavola apparteneva alla Collezione Frizzoni sempre a Bergamo.

L'impostazione del soggetto raffigurato segue i canoni rinascimentali: al centro la Vergine in preghiera osserva il bambino che porta sulle ginocchia. Il Bambino a sua volta guarda la madre. Di fianco san Francesco osserva la scena meditando su un libro che tiene aperto e che fissa con molta attenzione. Solo Monica, vestita come una suora, sembra non essere particolarmente interessata a quanto sta succedendo. II suo volto e il suo sguardo sono rivolti all'osservatore. Nella mano destra regge in esile crocifisso, mentre con la mano sinistra tiene ben stretto un grosso libro chiuso. Il suo volto giovanile ha una espressione seriosa e quasi severa. La scena si svolge sotto una tenda, da cui lo sguardo può ampliarsi ad un più vasto orizzonte che introduce ad una campagna lontana con una casa turrita, laghi e monti.

 

Marco Basaiti

Marco Basaiti nasce a Venezia nel 1470 e muore nella stessa città nel 1530. La sua famiglia era probabilmente di origine greche. La sua prima opera documentata fu Ritratto di giovane età del 1496, dove apparve la tendenza del pittore e realizzare impasti cromatici e imponenti figure nello stile antonelliano, il cui caposcuola a Venezia era Alvise Vivarini. Un certo legame con la tradizione del Quattrocento continuò a caratterizzare Basaiti, anche quando, risentendo dell'influenza di Giovanni Bellini e di Giorgione, raffinò gli impasti dei colori e si avvicinò ad una visione e interpretazione della natura più reale ed emozionale. Di notevole impatto per lo spettatore apparirono anche il Cristo risorto, con l'effetto delle nubi avvolgenti il castello, la Madonna adorante col Bambino e l'Orazione del Monte degli Ulivi (1515), nel quale il contrasto fra il paesaggio di una dolcezza poetica e la rigorosa figura degli Apostoli volge tutta a favore della natura.