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PITTORI: Baschenis Cristoforo

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

 

 

CRISTOFORO BASCHENIS

1496

Bono nel Bleggio, chiesa cimiteriale di S. Felice

 

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa spettacolare affresco a muto misura ben 5 metri di lunghezza. Fu realizzato nel 1496 dal pittore di origini bergamasche Baschenis Cristoforo di Simone. Soggetto degli affreschi sono i quattro Dottori della Chiesa: si possono distinguere sant'Agostino in cattedra con un leone (simbolo di San Marco Evangelista); san Girolamo nello studio con un bue (simbolo di San Luca Evangelista); San Gregorio con un'aquila (simbolo di San Giovanni Evangelista) e infine Sant'Ambrogio con un angelo (simbolo di San Matteo). Si possono anche leggere alcune sacre iscrizioni: nella vela ovest, in basso, a destra, il cartiglio riporta [...] clamoris sit marcus vinago [...] Marcus. Nella vela nord, il cartiglio al centro permette di leggere [...] / Doctor. Sempre nella vela nord, in basso, a destra, il cartiglio riporta [t]empla lucas curat vituluèm] pingendo figurat iscrizione sacra. Nella vela est, in basso, a sinistra, sul cartiglio troviamo Trensvolat allas aver ultra volat altra Joane iscrizione sacra e infine nella vela sud, in basso, a sinistra, nel cartiglio si legge dare duc deve credus invocat iscrizione sacra. Al centro, nel libro aperto le parole sono ancora leggibili: EGO / SUM / LUX / MUNDI / VERI//TAS.

Gli affreschi sono disposti entro le vele della volta, che sono suddivise da cornici centrate da grottesche.

 

La piccola chiesa, annessa al cimitero, si eleva in una posizione isolata dell'abitato di Bono. La tradizione vuole che la chiesa fosse collegata alla presenza di un paese, posto più a nord, abbandonato e scomparso in seguito ad una pestilenza. La struttura della chiesa, costituita da un nucleo originario anteriore al 1447, venne ampliata nella seconda metà del Quattrocento. Non presenta ingressi sulla facciata, ma solo una apertura sul fianco sud rivolto al camposanto. L'interno, leggermente interrato, è formato da due campate voltate a crociera, di cui quella orientale, la più antica, funge da presbiterio. L'intero presbiterio e parte della navata sono stati ornati con affreschi da Cristoforo Baschenis e dalla sua bottega, datati agli 1496-1497.

 

 

Cristoforo II° Baschenis (1472-1520)

Figlio di Simone I°, nacque nel 1472, lavorò sempre in Trentino, dove nel 1496 affrescò l'interno della chiesa di San Felice a Bono di Bleggio con un bel ciclo recentemente restaurato, comprendente tra l'altro una bella Crocifissione, un'Annunciazione, Scene della vita di San Felice, una serie di Santi, la teoria degli Apostoli, i Dottori della Chiesa e Cristo Pantocratore. Attorno al 1500 affrescò la chiesa di San Giorgio a Dorsino e quella vicina di San Rocco a San Lorenzo in Banale con due cicli che riprendono i soggetti già dipinti in San Felice. Altre opere certe di Cristoforo II° sono il Cristo benedicente e le storie di San Lorenzo della chiesa di Condino (1519), il ciclo della chiesa dei Santi Faustino e Giovita a Ragoli e gli Episodi della vita di Cristo in Sant'Antonio a Pelugo. La presenza di Cristoforo II° a Santa Brigida è documentata da un atto notarile rogato a Muggiasca nel 1505 dal notaio Antonio Mascheroni dell'Olmo.

Simone appartiene ad una famiglia di pittori che per più generazioni tennero bottega dipingendo numerose chiese specialmente della bergamasca.