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PITTORI: João de Castilho

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

JOãO DE CASTILHO

1517

Lisbona, Monastero S. Gerolamo a Belem

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa statua che ritrae sant'Agostino con in mano una serie di libri si trova sul Portale meridionale del Monastero di san Jerónimos assieme ad altri santi fra cui si riconoscono santa Caterina, patrona degli scriptoria e degli studia dell'ordine agostiniano, santa Apollonia e altri santi.

Costruito nel 1517 da João de Castilho su progetto di Diogo Boitaca, il portale sud è il centro visivo della facciata del Monastero che si sviluppa parallelamente al fiume. Nonostante la sua grandiosità si tratta solo di un ingresso laterale. La figura centrale di questo portico è Nostra Signora di Betlemme con il Bambino, che è la titolazione della Chiesa e del Monastero. La vergine tiene in mano il vaso dei doni dei Magi. Attorno alla Vergine si sviluppa una folla di statue raffiguranti i profeti, gli apostoli, i Dottori della Chiesa e di alcuni santi. I timpani narrano scene della vita di S. Gerolamo agghindato con vesti da cardinale che toglie una spina leone zampa e si presenta come un penitente nel deserto. Di seguito, tra le porte gemelle della chiesa, si erge la statua che raffigura il principe Enrico cavaliere antenato del re Manuel I, fondatore della Cappella di Restelo e forza trainante delle scoperte marinare. A dominare questo insieme, nella parte superiore, si impone l'immagine dell'Arcangelo Michele.

La paternità dell'intera opera non può essere attribuita ad un singolo artista. João de Castilho è stato il responsabile della progettazione generale e aveva al suo servizio una numerosa squadra di circa 200 operai fra muratori, scultori, decoratori con vari gradi di responsabilità. Tra i nomi più importanti va segnalato Diogo de Castilho, André Pilarte, Juan de la Faya o Machim.

La costruzione del Monastero di San Gerolamo risale al XVI secolo ed avvenne per volere del Re Manuele I, che intendeva in questo modo celebrare la scoperta della rotta per l'India ad opera di Vasco de Gama. La leggenda vuole che nel luogo in cui fu eretto il Monastero si trovasse un tempo la piccola chiesa (Ermida do Restelo) in cui Vasco de Gama si riunì in preghiera di notte con il suo equipaggio prima prima di partire per la spedizione in Oriente nel 1497. All'interno del Mosteiro dos Jerónimos è possibile visitare diversi musei, tra i quali assume un significato particolare il Museo della Marina, che ospita una collezione di porcellane, sculture, imbarcazioni, arredi, dipinti e reperti di immenso valore storico e culturale. Il Monastero di San Gerolamo è altresì noto per il fatto di ospitare le tombe (rigorosamente in stile neo manuelino) di illustri personalità della storia portoghese, tra cui quella di Luís de Camões, il più importante poeta portoghese, e dello stesso Vasco de Gama. La prima casa per l'ordine religioso geronimita fu costruita da Enrico il Navigatore intorno 1459. La cappella che sorgeva sul luogo era sotto l'invocazione di Santa Maria de Belém ed era servita da monaci del complesso militare-religioso dell'Ordine di Cristo, che forniva assistenza ai pellegrini che transitavano nella zona. La piccola spiaggia di Praia do Restelo era un luogo ad ancoraggio sicuro, protetto dai venti, ricercato dalle navi che risalivano il Tago fino a Lisbona.

La struttura attuale fu realizzata su ordine di Manuel I (1469-1521) presso le corti di Montemor-o-Velho nel 1495, come ultimo luogo di riposo per i membri della Casa d'Aviz-Beja. Nel 1496, una petizione del re Manuel presso la Santa Sede gli concesse il permesso di costruire un convento alle porte di Lisbona, lungo i margini del fiume Tago. Dopo il ritorno di Vasco de Gama, un anno dopo, che portò con sé i campioni di oro scoperto, il Monastero divenne un simbolo dell'espansionismo portoghese e la chiesa divenne il luogo di preghiera per i marinai che approdavano o salpavano. La costruzione del monastero e della chiesa iniziarono il 6 gennaio 1501 e furono completati solo 100 anni dopo. Manuel I chiese all'ordine religioso dei monaci geronimiti di prendere possesso de monastero, con lo scopo di pregare per l'anima del Re e di fornire assistenza spirituale ai navigatori e marinai che partivano dalla spiaggia di Restelo per scoprire il mondo. La loro presenza è durata fino al 1833.