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PITTORI: Giovan Angelo Del Maino

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

La struttura della pala d'altare

La struttura della pala d'altare

 

 

GIOVAN ANGELO DEL MAINO

1509-1514

Como, Duomo santa Maria Assunta

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Nel Duomo di Como si può ammirare l'altare di sant'Abbondio, un vero capolavoro della scultura lignea comasca, realizzato tra il 1509 e il 1514 su commissione della Confraternita di sant'Abbondio. L'ancona è arricchita da un intrico di figure e di ornamenti, che ingentiliscono la sua struttura architettonica ricca di contenuti dottrinali. Nella parte centrale del trittico trova collocazione la statua di sant'Abbondio patrono della città, ai cui lati quattro formelle ad altorilievo descrivono scene della sua vita. Nella predella sottostante sono rappresentati Gesù Cristo e i dodici apostoli. Sui plinti delle colonne si trovano i quattro evangelisti, i profeti e i re degli Ebrei, che costituiscono il sostegno sui cui appoggia sant'Abbondio quale successore degli apostoli. Nei riquadri della trabeazione sono rappresentati i quattro padri della Chiesa latina, Agostino, Gregorio, Gerolamo e Ambrogio, a supportare la sapienza di Abbondio. Nell'ordine superiore sono collocate le statue dei santi, compagni e compagne di Abbondio nella gloria. Vi si riconoscono in ordine da sinistra a destra Proto, Caterina, Rocco, la Vergine con il Bambino e san Giovannino, sovrastata dall'Eterno, Sebastiano, Lucia e Giacinto. Nella trabeazione viene ripetuto il cristogramma IHS in quattro scudi. Nella sezione più alta troviamo l'Annunciazione, con l'arcangelo Gabriele e la Vergine a sinistra, la Pietà nella formella centrale e la Chiesa nel tempietto centrale. L'ancona esprime l'equilibrio e la classicità della struttura geometrica tipica della produzione artistica del Rinascimento italiano. La sovrabbondanza decorativa, le dorature e la ricerca del preziosismo pittorico rimandano invece al gusto espressivo dell'Europa centrale e settentrionale, la cui presenza è comprensibile in una città di confine con secolari legami con il mondo del nord.

 

 

La struttura della Pala d'altare è molto complessa e la si può leggere accuratamente tenendo conto di tutti gli elementi del santorale che vi è espresso:

 

1. Cristo fra gli Apostoli

2. Apostoli come tralci di vite

3. Evangelisti, Profeti e Re

4. Sant'Abbondio

5. Predicazione di sant'Abbondio

6. Il vescovo Amanzio sul letto di morte affida il suo mandato a sant'Abbondio

7. Supplica di Regolo e della moglie a sant'Abbondio

8. Sant'Abbondio resuscita il figlio di Regolo

9. Fregio con i Padri della Chiesa Agostino, Gregorio Magno, Girolamo e sant'Ambrogio

10. Santa Caterina

11. La Vergine con il Bambino e san Giovannino

12. Santa Lucia

13. San Proto

14. San Rocco  (Protettore dalla peste)

15. San Sebastiano (Protettore dalla peste)

16. San Giacinto

17. Fregio con il nome di Cristo (HIS)

18. Arcangelo Gabriele

19. Vergine Annunciata

20. Pietà

21. La Chiesa dispensatrice di Grazie

 

 

Giovan Angelo Del Maino

Nacque quasi certamente a Milano verso il 1470 da Giacomo Del Maino, magister a lignamine, che aveva una propria bottega per la produzione di arredi sacri. Assieme al fratello Tiburzio, lavorò presso la bottega paterna, acquisendo le capacità tecniche necessarie per realizzare stalli dei cori, struttura architettoniche e statue per ancone d'altare, gruppi scultorei ecc. Giacomo trasferì la sua bottega a Pavia, forse per accaparrarsi le importanti commesse per le decorazioni della Certosa. Le sue prime opere sono frutto di una stretta collaborazione col padre, ben presto iniziò a ricercare una dimensione autonoma. Il suo stile diventa più morbido ed attento ai dettagli esecutivi, quasi a voler competere con la lavorazione del marmo. L'esecuzione dell'altare del Duomo di Como dovette conferire grande prestigio e notorietà alla sua bottega dove lavorava anche il fratello Tiburzio. La loro bottega divenne il principale punto di riferimento della scultura lignea nel ducato milanese. Tra le opere di maggior rilievo si possono citare l'ancona d'altare nel Santuario dell'Assunta a Morbegno (1516-1519), il rilievo con lo Sposalizio della Vergine al Museo Poldi Pezzoli a Milano e il maestoso altare con la scena della Crocifissione che sormonta una predella intagliata con la scena della Natività proveniente da Piacenza e ora conservato a Londra, al Victoria and Albert Museum. I gruppi scultorei raffiguranti il Compianto sul Cristo morto erano diffusi in Lombardia e i Del Maino ne realizzarono varie versioni, fra cui quello della chiesa di Santa Marta a Bellano, mentre statue derivanti da Compianti mutili si trovano nella chiesa di San Martino a Cuzzago e nelle civiche raccolte del Castello Sforzesco di Milano. Nel 1539 Teseo Ambrogio degli Albonesi ricorda i due fratelli Giovanni Angelo e Tiburzio come ancora viventi: si ignorano comunque le loro date di morte.