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PITTORI: Bartolomeo Montagna

Madonna adorante il Bambino fra le sante Monica e Maria Maddalena

Madonna fra le sante Monica e Maria Maddalena

 

 

BARTOLOMEO MONTAGNA

1483

Vicenza, Museo Civico

 

Madonna adorante il Bambino fra le sante Monica e Maria Maddalena

 

 

 

Questa tela di Bartolomeo Montagna fu eseguita nel 1483 e raffigura la Madonna in trono che adora il Bambino Gesù disteso fra le sante Monica e Maria Maddalena. L'opera si trova attualmente presso il Museo Civico di Vicenza.

 

 

Bartolomeo Montagna

Le sue origini furono nel contado di Orzinuovi, presso Brescia, terra dalla quale partì il padre di Bartolomeo per trasferirsi al Biron di Monteviale. Fu proprio questo borgo a dare i natali verso il 1460 al primo grande pittore di Vicenza, che avrebbe lasciato nelle sue Madonne e nelle sue Sacre rappresentazioni per le pale d'altare un saggio di straordinaria qualità sia per invenzione e ricerca formale, sia per colorito. Bartolomeo passò la giovinezza a Vicenza, dove si formò educato "a certo acerbo Rinascimento di provincia ancora invaghito di grazie tardo-gotiche". I segreti del mestiere e l'apertura alle novità artistiche più importanti li apprese in prolungati periodi di fecondo mestiere nella bottega veneziana di Giovanni Bellini. A Venezia tra il 1469 e il 1474 collaborò con i maggiori pittori del suo tempo, assimilandone i diversi stilemi e caratterizzandoli con il suo sentire artistico: oltre ai Bellini, guardò ad Andrea Mantegna, a Vittore Carpaccio, ad Antonello da Messina. Fu attivo a Vicenza, a Venezia (1482), a Padova (1488, 1512) e a Verona. Pur in ambito provinciale, fu una delle personalità artistiche più originali del suo tempo, passando dalla sensibilità propria di Bellini delle opere giovanili (Madonna col Bambino, Vicenza, Museo civico; Sacra Conversazione, Venezia, collezione Cini) all'ampio monumentalismo del periodo maturo (Madonna in trono e santi, Vicenza, Museo civico), ai più tardi accenti di contenuto patetico (Pietà , 1500, Vicenza, santuario di monte Berico). Suo allievo fu il figlio Benedetto, pittore e incisore (Venezia 1481 - 1558 ca.) che rappresentava il secolo che avanza. L'attività pittorica, pur risentendo degli influssi del padre, non fu stilisticamente e formalmente cosi alta; tuttavia egli fu abilissimo e intelligente incisore.