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PITTORI: Maestro italiano

Agostino e santi

Agostino e santi

 

 

MAESTRO ITALIANO

1550-1600

Quenza, chiesa di san Giorgio

 

Agostino e santi

 

 

 

La chiesa originale, dedicata a san Giorgio, venne costruita a metà del Medioevo, ed è menzionata negli Atti della visita apostolica di Monsignor Mascardi del 1587. Inizialmente era un oratorio con il titolo dell'Assunta, ma in seguito durante il XVII secolo venne ampliato diventando una chiesa parrocchiale dedicata a San Giorgio. Danneggiato da un fulmine, l'edifico fu oggetto di un'importante campagna di restauro nel 1837-1838. Sempre nel 1838 è stato eretto eretto il campanile. Ulteriori lavori di restauro si sono resi necessari alla fine dell'Ottocento, nel 1875 e nel 1898.

Al suo interno si trova questa interessante pala d'altare delle dimensioni di 205 x 80 cm, opera di un anonimo pittore italiano della fine del Cinquecento.

Vi sono raffigurati in otto scomparti altrettanti santi, fra i quali si riconoscono partendo da sinistra in alto i santi Sebastiano e Rocco (santi protettori della peste, il primo trafitto dalle frecce e il secondo in compagnia del cane) e in basso i santi Antonio abate (con la caratteristica campanella, il libro e il tau) e Antonio da Padova (con un giglio nella mano destra e un libro nella sninistra). Nella tavola di destra, in alto sono raffigurati i santi Eloi o Eligio (588-660 orafo di corte del re merovingio Clotario II) ed Agostino e in basso i santi Giovanni l'evangelista e Giovanni il Battista.

Agostino è raffigurato nelle sue consuete vesti episcopali, a figura intera con in mano il bastone pastorale e la mitra in testa.

La chiesa si trova nel comune di Quenza, un piccolo villaggio circondato da alte cime, da boschi e fiumi, che si estende tra l'altopiano di Cuscionu e le Cime di Bavella. Si trova all'interno del Parco naturale regionale della Corsica.