Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Cinquecento: Giorgio Vasari

PITTORI: Giorgio Vasari

Assunzione di Maria Vergine con Agostino e santi

Assunzione di Maria Vergine con Agostino e santi

 

 

GIORGIO VASARI

1568

Firenze, Badia Fiorentina

 

Assunzione di Maria Vergine con Agostino e santi

 

 

 

Il dipinto che raffigura l'Assunzione di Maria Vergine con la presenza dei santi Benedetto, Nicola di Bari e Santa Scolastica a sinistra e a destra dei santi Lorenzo, Agostino e Giustina, è un'opera di Giorgio Vasari (1511-1574). L'autore la realizzò perché venisse sistemata sull'altare maggiore della chiesa il 2 febbraio 1568, prendendo il posto di un più antico polittico di Giotto, ora esposto alla Galleria degli Uffizi.

Agostino e san Lorenzo, particolare dlla Pala dell'Assunzione di Maria Vergine con Agostino e santi

Agostino e san Lorenzo

L'opera del Vasari comprendeva anche una predella, di cui restano due parti a Palazzo Pitti. L'insieme fu tuttavia smembrato quando la chiesa subì rifacimenti della sua struttura nel Seicento: in quella occasione la pala venne inserita nella grande cantoria realizzata da Felice Gamberai intorno al 1628 e posta nel braccio est della chiesa.

La devozione per la Vergine fu un carattere specifico dell'ordine agostiniano. Già Agostino, nei suoi scritti, esaltò le virtù, affermando inseparabile la sua azione da quella di Cristo e proponendola come modello per tutti i credenti. Agostino si fece veicolo di precisi contenuti dottrinari che ebbero lo scopo di confutare le tesi eterodosse diffuse a quei tempi. Agostino ribadì ripetutamente e con chiarezza i concetti della maternità fisica e insieme divina di Maria nonché la sua verginità, che ne fanno il simbolo della Chiesa, nello spirito vergine, per integrità e pietà, e madre nella carità.

Le prime indicazioni sull'Assunzione di Maria risalgono al periodo compreso tra la fine del secolo IV e la fine del V. Efrem il Siro († 373) sosteneva che il corpo di Maria non aveva subito corruzione dopo la morte. Timoteo di Gerusalemme (sec. IV) scriveva che la Vergine era rimasta immortale perché il Cristo l'aveva trasferita nei luoghi della sua ascensione. Epifanio di Salamina († 403) affermava che la fine terrena di Maria fu piena di prodigio e che quasi certamente la Vergine possedeva già con la carne il regno dei cieli.

L'operetta siriaca Obsequia Beatae Virginis riferiva che l'anima di Maria, subito dopo la morte, si era riunita nuovamente al corpo. Tra gli apocrifi di quest'epoca i più noti sono: La Dormizione della Santa Madre di Dio, attribuita a San Giovanni il Teologo, ovvero l'Evangelista (sec. VI). Il Transito della Beata Maria Vergine, attribuito a Giuseppe d'Arimatea è posteriore al primo.

L'Assunzione di Maria, nel cattolicesimo, è un'anticipazione della resurrezione della carne, che per tutti gli altri uomini avverrà soltanto alla fine dei tempi, con il Giudizio universale.

Il dogma cattolico è stato proclamato da papa Pio XII il 1º novembre 1950, anno santo, attraverso la costituzione apostolica Munificentissimus Deus (incipit latino, traducibile: "Dio generosissimo"). L'assunzione di Maria è festeggiata nel calendario cattolico il 15 agosto. La Chiesa ortodossa e la Chiesa apostolica armena celebrano nella stessa data la festa della Dormizione di Maria. In Italia sono numerosi i festeggiamenti per la Madonna Assunta che viene quasi sempre raffigurata distesa su di un letto, come addormentata.