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PITTORI: Maestro di Seckau

I santi Agostino e Timoteo

I santi Agostino e Timoteo

 

 

MAESTRO DI SECKAU

1200-1210

Graz, Biblioteca Università cod. 1202, fol. 3r

 

I santi Agostino e Timoteo

 

 

 

Nel Breviario di cui al cod. 1202al foglio 3r si trova questa immagine, che i due scomparti separati tratteggia le figure di san Timoteo apostolo a sinistra e sant'Agostino a destra. L'opera, che risale agli inizi del XIII secolo, è conservata nella Biblioteca Universitaria di Graz.

Il disegno è stato realizzato con la tecnica a penna colorato. I due santi sono presentati entrambi a figura intera vestiti secondo la loro dignità ecclesiastica. Agostino vi compare come vescovo, con nella mano destra un sottile bastone pastorale e nella sinistra un libro. In testa porta una strana mitra con le due infule che scendono lateralmente ben oltre le spalle. Il volto del santo è particolarmente piccolo e sproporzionato rispetto al corpo, quasi a proporre uno stile con influenze bizantine. Dalla mitra scendono abbondanti e riccioluti capelli bianchi. Il volto ha lineamenti tratteggiati e netti nella loro espressione.

San Timoteo, qui presentato con un foglio in mano, a piedi scalzi, con la mano destra alzata in segno di predicazione, fu un compagno di Paolo di Tarso durante i suoi viaggi missionari. Paolo lo avrebbe costituito vescovo di Efeso. A Timoteo sono rivolte due lettere incluse nel Nuovo Testamento, che la tradizione attribuisce a Paolo, sebbene non siano ritenute autentiche dalla critica modernista.

Timoteo è nato in Asia Minore da padre greco e da madre giudea. Fu convertito da Paolo durante il suo primo viaggio e fu fatto circoncidere per rispetto dei giudei. Insieme con Paolo e Sila, Timoteo attraversò tutta l'Asia Minore fino alla Troade e giunse da qui in Macedonia. Le ultime notizie di Timoteo che si hanno dalla Bibbia sono alcune parole della lettera agli Ebrei dalle quali si può pensare a un periodo di prigionia.

 

Il codice 1202 proviene dalla Abbazia di Seckau in Austria. Questa Abbazia oggi è un monastero del benedettino, membro della Congregazione di Beuron, ma in origine era un monastero agostiniano. Fu Adalram di Waldeck a donare nel 1140 a St. Marein a Knittelfeld un convento per dei canonici agostiniani. Già nel 1142 l'insediamento ottenne l'approvazione dell'arcivescovo Konrad I di Salisburgo. Nel 1164 venne consacrata dal vescovo Hartmann di Bressanone la chiesa romanica che era in costruzione dal 1143. Su richiesta di Papa Onorio III e dell'arcivescovo Eberhard II di Salisburgo nel 1218 Seckau divenne suffraganea di Salisburgo. Fu l'imperatore Giuseppe II ad abolire la sede e ad aggregarlo alla diocesi di Graz. I tesori d'arte e libri della biblioteca vennero trasferiti, mentre più di un terzo del complesso del monastero fu demolito o decadde.

Nel 1883 il monastero venne occupato dai benedettini provenienti da Beuron, che diedero nuova vita agli edifici del monastero e conservandolo dalla completa rovina.