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PITTORI: Poste Francesi

Sant'Agostino in terra d'Africa

Sant'Agostino in terra d'Africa

 

 

POSTE FRANCESI

1954

Parigi, Poste Francesi

 

Sant'Agostino

 

 

 

Francobollo celebrativo in ricordo del XVI centenario della nascita di sant'Agostino emesso dalle Poste Francesi per l'Algeria, un territorio d'Oltremare in terra d'Africa. L’amministrazione coloniale franco-algerina lo emise l’11 novembre e lo dedicò alla ricorrenza della nascita di Agostino, il santo vescovo e teologo di etnia berbera ma di cultura romana nato e vissuto in Algeria tra il IV e il V secolo d. C. Paradossalmente Il 1° novembre 1954 era iniziato ufficialmente il conflitto franco-algerino con la dichiarazione dell’insurrezione armata da parte del F. L. N. al popolo algerino e con i primi atti ostili contro gli obiettivi francesi.

Emesso nell'anno 1954, è catalogato da Yvert et Tellier DZ 318 e Michel DZ 333, ha una dentellatura 13 per un valore facciale di 15 franchi algerini.

Il santo è qui raffigurato con un volto ed una espressione giovanile che riprende la prima immagine del santo che si conosca. Vestito con la toga romana Agostino tiene fra le mani un rotolo su cui si può leggere CONFESSIONES, il titolo di una delle sue opere più popolari, più conosciute e più lette.

Il volto di Agostino svetta fra due significativi monumenti che hanno contrassegnato la sua vita: a sinistra si possono notare le colonne sulla sommità della collina di Byrsa dell'antica Cartagine, dove Agostino concluse i suoi studi, dove insegnò e tenne famiglia prima di partire per Roma.

A destra si vede svettare la basilica a lui dedicata ad Ippona, la sua sede episcopale. La sua caratteristica forma architettonica con le due torri in fronte fa di questa chiesa un edificio sacro facilmente riconoscibile in terra d'Africa.

 

Nato a Tagaste nel 354, Agostino studiò retorica a Cartagine. In questo periodo abbraccia il manicheismo, una religione di origine persiana diffusa in Africa settentrionale. Conclusi gli studi di diede all'insegnamento della retorica e grammatica prima a Tagaste poi a Cartagine. In seguito si trasferisce prima a Roma e poi a Milano, dove incontra il vescovo Ambrogio. A Milano, tra il 384 e il 386, Agostino approda alla fede cristiana, dopo una forte lotta interiore. Abbandona la cattedra di retore della città e si ritira a Cassiciaco, l'attuale Cassago Brianza, dove, nella villa dell'amico Verecondo, conduce vita di ritiro spirituale con i suoi amici e familiari. In questa campagna scrive i libri "Contro gli Accademici", "La Vita Felice", "Sull'ordine" e i "Soliloqui". Nel 387 riceve il battesimo dal vescovo Ambrogio e lascia Milano per tornare in Africa. Si ferma per un anno a Ostia, dove muore la madre Monica. Ritornato a casa a Tagaste, vende le sue proprietà e fonda una comunità religiosa. Nel 391 viene ordinato sacerdote e nel 395 è consacrato vescovo d'Ippona da Megalio su invito di Valerio. A questo periodo risalgono le sue opere più importanti: tra il 399 e il 419 scrive "La Trinità", opera dogmatico-teologica; tra il 396 e il 427 "La città di Dio", "La dottrina cristiana" e "I commenti a Giovanni" e la sua celeberrima opera "Le Confessioni". Muore il 28 agosto del 430 in pieno assedio vandalico.

Le sue spoglie, trasferite dapprima a Cagliari, riposano ora a Pavia, in san Pietro in Ciel d'Oro.