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PITTORI: Maestro di Centerville

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI CENTERVILLE

1950-1970

Centerville, chiesa di san Leonardo

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa originale vetrata che raffigura sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa si trova nella chiesa di San Leonardo a Centerville nell'Ohio.

L'autore della vetrata  ci presenta un Agostino classico, nelle sue vesti episcopali, con la mitra in testa, seduto sulla cattedra con in mano un libro aperto. Il volto del santo ha una carnagione scura, mentre gli abiti sono stati resi con colori brillanti e vivaci, che si staccano sullo sfondo che abbonda in aree scure o nere.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.

 

 

8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.

 

8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.

8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.

8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.

8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.

8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.

POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6

 

La Comunità di San Leonardo è una comunità cattolica che si è liberamente formata alla fine degli anni 1970 nell'ambito della religiosità francescana legata al Collegio e Seminario di San Leonardo. Nel 1983 in centro San Leonardo è diventato una casa per gli anziani a basso reddito e la comunità di Fede ha cominciato a chiedere il riconoscimento dall'Arcidiocesi di Cincinnati. Sul finire del 1989 l'approvazione è stata concessa. Dalla metà degli anni 1980 a oggi, la Comunità francescana di san Leonardo è cresciuta enormemente in numero di pensionati residenziali e lunga degenza. Come recita il programma della comunità, gli aderenti sono "impegnati a creare, attraverso il culto attivo e l'offerta dei doni individuali e collettivi, un ambiente spirituale che apre alla presenza vivificante dello Spirito Santo. Attraverso una varietà di ministeri, viene tesa la mano per rispondere ai bisogni degli altri con amore. La missione degli aderenri sarà quella di vivere la fede cristiana, per crescere spiritualmente, e di partecipare attivamente alla comunità di San Leonardo."