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PITTORI: Maestro di Chieri

Il dipinto murale con la Madonna della Cintura

Il dipinto murale con la Madonna della Cintura

Particolare di Agostino con il Bambin Gesù

Particolare di Agostino con il Bambin Gesù

 

 

MAESTRO DI CHIERI

1930

Chieri, via sant'Agostino

 

Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

 

Nel vecchio centro storico di Chieri si trova via Sant'Agostino e all'incrocio con via Lagna è visibile un dipinto che rappresenta la Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica. L'opera è affrescata su un muro e posta in una nicchia rettangolare. Attualmente si trova in pessime condizioni di conservazione. Una targhetta appena visibile ricorda un XV centenario di S. Agostino morto nel 430. Se ne deduce che un intervento sull'opera fu realizzato nel 1930, anche se non sappiamo si riferisca alla inaugurazione o ad un episodio particolare di devozione. Si sa da testimonianze locali che in quegli anni le famiglie della zona si riunivano per un incontro di devozione e di festeggiamento a S. Agostino.

Sull'origine della devozione alla sacra cintura esistono almeno due tradizioni.

La prima dice che l'apostolo Tommaso giunse troppo tardi a Gerusalemme per assistere alla morte della Madonna; fece aprire il sepolcro per contemplare le spoglie della madre di Dio e di Lei, che era stata Assunta in cielo in presenza degli apostoli, trovò solo la cintura, che divenne oggetto di speciale venerazione nella Cristianità.

Secondo altri la devozione risale a santa Monica, madre di sant'Agostino, la quale ebbe la visione della cintura dopo aver chiesto alla Madonna, volendo conformarsi anche nell'aspetto esteriore alla sua vita, di conoscere quale abito avesse vestito in terra.

Monica infatti avrebbe chiesto alla Madonna di farle conoscere quale era il Suo abbigliamento durante la Sua vedovanza e, soprattutto, come vestiva dopo l'ascesa al cielo di Gesù. La Vergine, accontentandola, le apparve letteralmente coperta da un'ampia veste di stoffa dozzinale, dal taglio semplice e di colore molto scuro, ossia in un abito totalmente dimesso e decisamente penitenziale.

Questa veste era stretta in vita da una rozza cintura in pelle che scendeva quasi fino a terra. Maria, slacciatasi la cintura, la porse a Monica raccomandandosi di portarla sempre e le chiese di invitare tutti coloro che desideravano il Suo particolare patrocinio ad indossarla. Fra i primi che approfittarono di questo invito troviamo Agostino e, poco per volta, la cintura divenne uno dei tratti distintivi dell'ordine degli Agostiniani e di quanti hanno regole di vita che traggono spunto da sant'Agostino.

L'episodio riprende le parole di Isaia Et erit Iustitia cingolum lomborum eius et Fides cingolum renum eius, che formano il riferimento teologico del culto della cintura, soprattutto in ambito agostiniano. Il culto mariano ha origini piuttosto antiche: già sant'Ambrogio nel IV sec. promosse un grande sviluppo della marianologia soprattutto in relazione alla Verginità della Madonna. L'eredità teologica mariana ambrosiana fu raccolta da Agostino e dai movimenti religiosi che a lui si ispirarono nei secoli successivi. Il culto mariano costituì un elemento unificante e di resistenza per occidentali e bizantini durante le fasi di espansione araba.

Sarà nel corso del VII secolo che i Franchi assumeranno su di sé questa missione riportandola ad esperienze puramente occidentali, grazie all'aiuto dei missionari delle isole britanniche e dell'Irlanda. Nei secoli precedenti era stato l'accordo tra Longobardi e Roma e diffonderne il culto in ogni città. Dal V secolo la Chiesa di Costantinopoli influì notevolmente sul culto mariano in Lombardia, soprattutto attraverso i monaci che hanno lasciato numerose testimonianze. All'epoca di san Carlo, dal 1560 al 1584, furono promosse nelle diverse parrocchie le istituzioni delle Confraternite del SS. Sacramento in collegamento a quelle già esistenti di ispirazione mariana.

Fra queste era particolarmente attiva la Confraternita della Madonna della Cintura o Confraternitas Cinturatorum. Proprio per l'influsso degli agostiniani, largamente presenti nel XVI secolo a Milano, tale confraternita prese il nome di Arciconfraternita dei Cinturati di S. Agostino e santa Monica sotto l'invocazione di Nostra Signora della Consolazione, ricordando così nella denominazione il fondatore del culto e sua madre. La prima grande festa in onore della Madonna della Cintura si tenne la prima domenica d'Avvento del 1575 in Roma con la partecipazione del papa, di cardinali e di una numerosa popolazione. Per secoli si continuò a celebrare questa festa la prima domenica di Avvento.

Papa Clemente X, con il breve Ex iniucto nobis del 27 marzo 1675, fissò la festa il giorno successivo a quello di S. Agostino. Nel 1700 è nota l'esistenza di confraternite della Madonna della Cintura in tutta Italia, in altre nazioni, nonché a Tagaste.

Nella scena immaginata dall'anonimo pittore vediamo al centro la Vergine con in braccio il Bambino che offre la cintura a Monica inginocchiata a destra. La santa indossa l'abito monacale delle agostiniane.

Agostino se ne sta invece a sinistra e colloquia con il Bambino Gesù che si rivolge a lui indicandogli un passo importante di un libro che il santo tiene aperto fra le mani. Agostino indossa gli abiti vescovili, ha un aspetto ancora giovanile e una folta barba rossiccia gli avvolge il mento. un angioletto alla sua destra gli regge il bastone pastorale.