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PITTORI: Sharp Edmund

Statua di santa Monica sull'altare maggiore

Sao

 

 

EDMUND SHARP

1900-1903

Dublino, chiesa di sant'Agostino

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

L'altare maggiore della chiesa di sant'Agostino a Dublino costituisce una splendida opera dello scultore Edmund Sharp. L'intera struttura dell'altare trova un meraviglioso coronamento a cuspide con le sue sculture. All'interno delle diverse nicchie troviamo i santi cari al'ordine agostiniano: in questo caso è raffigurata santa Monica madre di Agostino patrono della chiesa e dell'Ordine agostiniano.

La figura della santa è stata realizzata in marmo bianco e mostra nella sua realizzazione la tipica espressione che le viene attribuita nella sua iconografia. E' una donna che si consola solo nella redenzione del figlio e prega continuamente perché ciò avvenga. Anche in questo caso la santa ha un atteggiamento pietoso, quasi di implorazione nella preghiera perché sia soddisfatto il suo desiderio di vedere il figlio finalmente cristiano.

 

La madre di Agostino viene spesso raffigurata nell'iconografia agostiniana, da sola o assieme al figlio. Ella partecipa a scene fondamentali, come l'estasi di Ostia, la partenza da Cartagine o il soggiorno milanese e poi a Cassiciaco. La ritroviamo ancora assieme ai monaci ed ella stessa monaca o vestita da monaca mentre illustra la regola agostiniana nella versione femminile. Toccanti sono pure le scene che la vedono in azioni caritative. Con Agostino lasciò Milano diretta a Roma, e poi a Ostia, dove affittarono una casa, in attesa di una nave in partenza per l'Africa. Fu un periodo carico di dialoghi spirituali, che Agostino ci riporta nelle sue Confessioni. Lì si ammalò, forse di malaria, e in nove giorni morì, all'età di 56 anni. Drammatiche e toccanti sono le rappresentazioni della sua morte a Ostia. Di lei Agostino offre una biografia stupenda nella parte finale del libro IX delle Confessioni.

 

Finalmente guadagnò a te anche il marito, già quasi al limite estremo della vita temporale: e in lui che ormai era credente non rimpianse ciò che aveva tollerato nel miscredente. Era poi la serva dei tuoi servi. Chi di loro l'aveva conosciuta, in lei rendeva lode e onore e amore a te, sentendo nel suo cuore la tua presenza, testimoniata dai frutti di una vita consacrata a te. Era stata la moglie d'un solo uomo, aveva reso ai genitori il bene ricevuto, aveva retto con devozione la sua casa, a testimonio aveva le sue buone opere. Aveva allevato dei figli, partorendoli di nuovo ogni volta che li vedeva allontanarsi da te. Infine di tutti noi, Signore, che possiamo per tuo gratuito favore dirci servi tuoi, e ricevuta la grazia del tuo battesimo vivevamo già in una nostra comunità, al tempo in cui ancora lei non s'era addormentata in te, di tutti noi si prese cura quasi fossimo tutti figli suoi, e quasi fosse figlia di noi tutti ci servì.

AGOSTINO, Confessioni, 9, 22

 

 

Edmund Sharp

Famoso scultore di monumenti, attivo a Dublino, Edmund Sharp era probabilmente il figlio di Charles Sharp, un muratore di Maidstone nel Kent. Nacque nel 1853 e in gioventù fu apprendista nella bottega di suo fratello George Sharp di Hastings, nel Sussex, dove viene registrato nel censimento inglese del 1871. A vent'anni si trasferisce a Dublino dove lavora nella bottega di Patrick J. O'Neill e James Pearse. Quando poco dopo O'Neill e Pearse si separano, Sharp diventa capo bottega di Pearse verso il 1878 suo socio. Nel 1888 apre una attività in proprio e sistabilisce nei locali della ex Concert Rooms, dove installa i macchinari più moderni per l'epoca. Fu il primo ad introdurre macchine pneumatiche nella moderna della lavorazione del marmo in Irlanda. L'alta capacità produttiva nel 1904 gli permetteva di completare un altare a settimana. Un suo opuscolo pubblicitario del 1920 sosteneva che la bottega era la ​​più grande del loro genere in Gran Bretagna e Irlanda e che aveva già realizzato più di cinquecento altari in marmo. L'elenco delle opere principali di Sharp includono molti lavori in Inghilterra, Scozia, America, Australia e Sud Africa.

Sharp è morto in una casa di cura Dublino nel 1930 e fu sepolto nel cimitero di Glasnevin. Si era sposato nel 1879, ma non ebbe figli. Di carattere geniale e piacevole, era membro della Association of Ireland fin dalla sua fondazione nel 1896. Sharp ha viaggiato frequentemente all'estero visitando la maggior parte dei paesi europei e la Turchia.