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PITTORI: Filatelia Vaticana

Sant'Agostino Sant'Agostino

XVI Centenario della nascita di Sant'Agostino

 

 

FILATELIA VATICANA

1954

Vaticano, Poste vaticane

 

Sant'Agostino

 

 

 

I due francobolli da 35 e 50 lire italiane vennero emessi dalle poste vaticane nel 1954 in occasione del XVI centenario della nascita del santo vescovo di Ippona. I due francobolli sono catalogati in Michel VA 225-226, Yvert et Tellier VA 205-206, Sassone VA 187-188, Un: VA 187-188 e Bolaffi VA 187-188. La serie venne emessa il 13 novembre 1954 nel giorno del compleanno del santo ed ebbe durata di validità fino al 31 dicembre del 1955. I due francobolli presentano un medesimo soggetto che è stato disegnato da E. Pizzi e sono con valori di facciata da 35 lire, colorato in tonalità verdastra, e da 50 lire, in tonalità ocra. Entrambi presentano una dentellatura di tipo 14 e dimensioni 40 x 30 millimetri. Vennero emessi con una tiratura di 250.000 esemplari. la filigrana si presenta a chiavi incrociate.

Il soggetto scelto da Pizzi è un classico nella iconografia del santo: il disegnatore ha associato un libro a un ritratto di sant'Agostino. Sul libro troviamo a grandi caratteri la scritta TOLLE LEGE che si riferisce all'episodio che accadde nel giardino della sua casa a Milano, quando una voce lo sollecitò a leggere un brano di Paolo che sciolse ogni sua residua resistenza ad accogliere Cristo nella propria vita. Sul leggio, dove è appoggiato il libro aperto, si nota anche un calamaio con una penna, la cui presenza ha un valore simbolico nel ricordare l'immensa produzione letteraria di Agostino tutta tesa a difendere l'ortodossia cattolica. A destra notiamo un famoso ritratto, uno dei migliori del santo, che venne realizzato da Sandro Botticelli per la chiesa di Ognissanti a Firenze lungo l'Arno.

 

Nato a Tagaste nel 354, Agostino studiò retorica a Cartagine. In questo periodo abbraccia il manicheismo, una religione di origine persiana diffusa in Africa settentrionale. Conclusi gli studi di diede all'insegnamento della retorica e grammatica prima a Tagaste poi a Cartagine. In seguito si trasferisce prima a Roma e poi a Milano, dove incontra il vescovo Ambrogio. A Milano, tra il 384 e il 386, Agostino approda alla fede cristiana, dopo una forte lotta interiore. Abbandona la cattedra di retore della città e si ritira a Cassiciaco, l'attuale Cassago Brianza, dove, nella villa dell'amico Verecondo, conduce vita di ritiro spirituale con i suoi amici e familiari. In questa campagna scrive i libri "Contro gli Accademici", "La Vita Felice", "Sull'ordine" e i "Soliloqui". Nel 387 riceve il battesimo dal vescovo Ambrogio e lascia Milano per tornare in Africa. Si ferma per un anno a Ostia, dove muore la madre Monica. Ritornato a casa a Tagaste, vende le sue proprietà e fonda una comunità religiosa. Nel 391 viene ordinato sacerdote e nel 395 è consacrato vescovo d'Ippona da Megalio su invito di Valerio. A questo periodo risalgono le sue opere più importanti: tra il 399 e il 419 scrive "La Trinità", opera dogmatico-teologica; tra il 396 e il 427 "La città di Dio", "La dottrina cristiana" e "I commenti a Giovanni" e la sua celeberrima opera "Le Confessioni". Muore il 28 agosto del 430 in pieno assedio vandalico.

Le sue spoglie, trasferite dapprima a Cagliari, riposano ora a Pavia, in san Pietro in Ciel d'Oro.