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PITTORI: José Justo Villalba

La statua di Agostino di Justo José nel portale d'entrata della chiesa di sant'Agostino a Valencia

La statua di Agostino di Justo José nel portale d'entrata della chiesa di sant'Agostino a Valencia

 

 

JUSTO JOSE' VILLALBA

1936

Valencia, chiesa di sant'Agostino

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La statua che raffigura sant'Agostino vescovo si trova all'ingresso del convento agostiniano di Valencia che immette oggi nella chiesa di sant'Agostino nella omonima piazza della città spagnola.

La statua è conservata in una nicchia di vago sapore rinascimentale, che appartiene alla struttura barocca del convento che risale ai primi decenni del Seicento. L'immagine ci offre una raffigurazione del santo patrono della chiesa, realizzata nel XX secolo da José Justo.

 

Dopo essere stata rivestita con decorazioni barocche nel Seicento e classica nell'Ottocento, la chiesa è visibile oggi con il suo originale aspetto gotico francese, dove prevale la sobrietà della decorazione. Il tempio fu distrutto durante la guerra civile spagnola. L'attuale torre e la porta sono stati creati dall'architetto Javier Goerlich e non sono in armonia con le caratteristiche originali del tempio.

Il santo è stato ritratto nel rispetto della iconografia più classica con Agostino vestito da vescovo, una folta barba riccioluta che gli scende dal mento fino al petto e il viso significativamente maturo.

Nella mano destra impugna il bastone pastorale, mentre con la sinistra regge un grosso libro chiuso. in testa porta una solida mitra.

La chiesa parrocchiale di S. Agostino apparteneva ad un antico convento fondato alla fine del XIII secolo. Questo monastero era uno dei più grandi di Valencia e durò fino al 1902, quando fu demolito. L'antico chiostro del convento sopravvive anche se non corrisponde più a quello che era in passato. Lo stile della chiesa, di tipo tipo conventuale, è romanico, ma l'estensione in altezza ricorda il gotico della Linguadoca, tipico delle chiese francesi nella zona di Albi e Tolosa, che verrà ampiamente diffuso in Catalogna, Aragona e nel Regno di Valencia. La caratteristica fondamentale dell'architettura gotica in Linguadoca è la sobrietà ornamentale. Gli edifici di questo stile presentano una scarna decorazione e la sua importanza risiede nella sua struttura. La chiesa è costituita da un'unica e ampia navata, divisa in otto sezioni molto allungate.

Alla fine del XVII secolo la chiesa è stata ristrutturata in stile barocco, ma dopo la guerra napoleonica nuovi lavori le hanno conferito un forte carattere neoclassico. Durante la guerra civile del 1936 l'edificio fu pesantemente colpito e dovette essere ricostruito dall'architetto Javier Goerlich. L'obiettivo dei lavori era quello di ripristinare la purezza gotica originale: il risultato è stato raggiunto grazie al lavoro dello scultore José Justo, autore delle pale d'altare neo-gotiche.

Tra i dipinti conservati in questa chiesa si trova un'icona di stile bizantino toscano che rappresenta la Madre de Deu de Gràcia. Non c'è dubbio che queste belle icone sono state importate dall'Italia e venerate con devozione nella chiesa e convento agostiniano di Valencia.

 

 

Justo José

Artista del Novecento che ha prodotto varie opere soprattutto per le chiese di Valencia, sant'Agostino, san Vincenzo Ferrer, santa Maria del Soccorso. In quest'ultima chiesa ha realizzato una immagine del Sacro Cuore di Gesù (1953) in legno di sicomoro, e numerose altre opere, quali il tabernacolo in bronzo e marmo (1950) posto su quell'altare, il battistero alabastrino (1956), il rilievo in pietra di Nostra Signora di Soccorso e Angeli (1966). Nel 1967, sotto la sua direzione, fu intrapresa una ristrutturazione dell'altare maggiore ponendo il Cristo scolpito in legno e un piccolo tabernacolo.