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PITTORI: Woldhek Siegfried

Sant'Agostino vescovo

Sant'Agostino vescovo

 

 

WOLDHEK SIEGFRIED

1976-2000

Località sconosciuta

 

Sant'Agostino vescovo

 

 

 

 

L'autore riesce in questo acquerello a dare una originale rappresentazione di Agostino. Nella stessa immagine si riesce infatti a distinguere molteplici scene che ricordano altrettanti episodi significativi della sua vita e della sua opera sia di teologo che di pastore. In basso a destra si affaccia l'immagine a mezzo busto della madre Monica che in atteggiamento di preghiera sembra implorare la conversione del figlio. Celebri sono gli episodi ricordati nelle Confessioni dallo stesso Agostino che mettono in rilievo la tenacia con cui la madre cercò di educare e di convincere il figlio a seguire la via cristiana. A sinistra una coppia di monaci è in attesa viva e quasi orante di fronte a un grande libro aperto: sono i suoi monaci e i suoi seguaci che fecero propria la Regola che il santo visse e propose nei suoi conventi in Africa.

In alto una grande finestra aperta sul cielo simboleggia forse la stessa Chiesa che il santo amò con grande intensità e che cercò di difendere in tutti i modi contro le eresie. Infine centralmente il grande viso di Agostino, sproporzionato rispetto al corpo, richiama su di sé l'attenzione di chi osserva. Cromaticamente ben denso rispetto al resto della composizione, il viso ci restituisce un Agostino maturo d'età ma giovane di spirito con due occhi intensi e voraci che interrogano chi lo scruta. Una semplice barba bianca gli copre le gote assicurandogli un aspetto maturo ma nello stesso tempo ammiccante. Un grande mitra poggia sul suo capo a ricordare la dignità episcopale che lo ha accompagnato per buona parte della sua. Lo sguardo è rivolto a chi osserva, ma la sua mano destra è intenta a scrivere, mentre la sinistra si alza quasi a salutare amichevolmente che sta per osservarlo.

 

Il santo viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

 

8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.

8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.

8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.

8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.

8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.

8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.

POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6

 

 

Siegfried Woldhek

Questo artista, nato nel 1951, è un illustratore olandese, che è stato amministratore delegato della filiale olandese del World Wildlife Fund. Ha fondato a sua volta la Onlus Nabuur. Woldhek è noto soprattutto per i numerosi ritratti e le caricature di scrittori e politici che ha realizzato a partire dal 1976 per libri, riviste, giornali e collezioni museali, tra cui il Metropolitan Museum of Art a New York City e la New York Review of Books.