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PITTORI: Scultore di Algeri

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa nella cattedrale di Notre Dame ad Algeri

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

SCULTORE DI ALGERI

1872

Algeri, cattedrale Notre Dame d'Afrique

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

L'arcidiocesi di Algeri (in latino Archidioecesis Algeriensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica. Nel 2007 contava circa 3.000 battezzati su 10 milioni abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo Ghaleb Moussa Abdalla Bader. L'arcidiocesi comprende la città di Algeri. Il territorio è suddiviso in 15 parrocchie. La diocesi di Algeri fu eretta il 10 agosto 1838, ricavandone il territorio dalla diocesi delle Isole Canarie. Il 25 luglio 1866 ha ceduto porzioni del suo territorio a vantaggio dell'erezione delle diocesi di Costantina e di Orano e contestualmente è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana.

Costeggiando il porto nella direzione nord di Algeri si arriva a un promontorio che domina il mare, dove sorge la Basilica di Notre Dame d'Afrique, meta di pellegrinaggi e centro spirituale non solo dei cristiani, ma anche dei mussulmani.

L'iscrizione posta nell'absideè abbastanza significativa: «Notre Dame d'Afrique priez pour nous et pour les Musulmans». La costruzione della Basilica risale al 1858, per l'interessamento del vescovo Pavy e la beneficenza di due donne di Lione, Margherite Berger e Anna Cinquin, ed è stata consacrata dal vescovo di Algeri Lavigerie nel 1872.

La statua della Vergine, collocata sull'altare centrale, è di colore nero perché in bronzo, ed ha ricevuto il nome di Notre Dame d'Afrique dai francesi, i quali, giungendo in Algeria, venivano a venerare questo antico luogo di pellegrinaggio, dicendo di aver messo piede in Africa e non semplicemente in Algeria. Le due cappelle laterali del transetto sono dedicate l'una a sant'Agostino (a sinistra dell'altare maggiore), con scene che descrivono la nascita, la conversione, il servizio pastorale del Vescovo di Ippona, e la sua morte; l'altra a santa Monica (a destra dell'altare maggiore). In quest'ultima cappella sono state affisse alle pareti delle maioliche commemorative con i nomi dei martiri cristiani uccisi in Algeria, tra i quali figurano i 7 monaci di Ttbhirine rapiti e decapitati il 21 maggio 1996 dal Gruppo Islamico armato e le due suore agostiniane spagnole, suor Esther Paniagua e suor Candidad Maria Alvarez, assassinate il 23 ottobre 1994 nel quartiere popolare di Beb el Oued.

 

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.