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PITTORI: Alvino Enrico

Il timpano con la Madonna di Piedigrotta tra Alfonso d'Aragona, 
								sant'Agostino e Papa Nicolò V

Il timpano della chiesa con la Madonna di Piedigrotta tra Alfonso d'Aragona,

sant'Agostino e papa Nicolò V

 

 

ALVINO ENRICO

1853

Napoli, chiesa di S. Maria di Piedigrotta

 

Madonna di Piedigrotta tra Alfonso d'Aragona, sant'Agostino e Papa Nicolò V

 

 

 

La chiesa di Piedigrotta è di antica fondazione: sembra che le sue origini risalgono all'ottavo secolo d. C. La devozione e l'afflusso di pescatori e devoti fece nascere tra l'ottavo e il nono secolo l'esigenza di costruire una chiesa alle falde della collina di Posillipo. Il primo documento che attesta l'esistenza, in questo luogo, di una chiesa con annesso"ospedale" per l'assistenza ai poveri risale al 1207. La chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, in origine dedicata alla Natività di Maria, venne edificata nel 1352. L'importanza e il culto erano tali che ne parlano già alla metà del XIV secolo, per averla visitata, sia il Petrarca che il Boccaccio.

La chiesa passò in consegna dei canonici Regolari Lateranensi di regola agostiniana dopo la venuta a Napoli. Durante il regno di Alfonso d'Aragona furono costruiti nel 1466 il monastero e il chiostro decorato con colonne di marmo greco e capitelli impreziositi da stemmi aragonesi. Nella prima metà del Cinquecento l'edificio di culto assunse un aspetto rinascimentale. In origine l'ingresso della chiesa era dove oggi vi è l'altare maggiore, nel 1506 furono intrapresi lavori di restauro e l'entrata fu spostata sulla facciata rivolta verso la città in relazione al nuovo sviluppo residenziale lungo la zona di Chiaia.

Altri lavori importanti vennero poi eseguito nell'Ottocento per volere di Ferdinando I e II di Borbone. L'edificio fu arricchito da decorazioni a stucco lungo la navata e fu completato da una facciata - opera di Enrico Alvino - culminante in un frontone con un timpano, realizzato nel 1853, in cui è inserito un bassorilievo raffigurante la Madonna di Piedigrotta tra Alfonso d'Aragona, sant'Agostino e Papa Nicolò V.

Sull'altare maggiore si trova la Statua lignea della Madonna di Piedigrotta, opera di ignoto artista di scuola senese, scolpita, probabilmente, tra il 1320 ed il 1330. Nella prima cappella a sinistra dell'ingresso il soffitto è affrescato da Belisario Corenzio. Tra i dipinti situati nelle varie cappelle ricordiamo lo Sposalizio della Vergine, attribuito a Paolo Domenico Finoglia e la tavola raffigurante La Pietà, della metà del Quattrocento, di autore ignoto. Alle spalle della chiesa vi è quello che la tradizione ritiene essere il Sepolcro di Virgilio, situato a sinistra dell'antica Crypta Neapolitana o Grotta di Pozzuoli, quest'ultima attribuita all'architetto romano Cocceio e realizzata in epoca repubblicana per favorire le comunicazioni tra Napoli e Pozzuoli.