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PITTORI: Antoine Lusson

Sant'Agostino giovane

Sant'Agostino giovane

 

 

ANTOINE LUSSON figlio

1866

Saint-Ismier, Cappella Notre-Dame de la Vallée

 

Sant'Agostino giovane

 

 

 

Questa bella vetrata si trova nella Cappella di Notre-Dame de la Vallée, nota anche come cappella del maresciallo Randon, a Saint-Ismier nell'Isère.

La vetrata è stata realizzata da Antoine Lusson figlio nel 1866.

Agostino è stato qui raffigurato in età giovanile, con indosso una semplice tunica rossa. Il suo capo è circondato da un'aureola rossa. La dinamica posizione del santo e la postura della mani indicano un suo atteggiamento spiritualmente importante, quasi fosse in estasi.

 

La cappella fu costruita nel 1865 dal maresciallo Conte Randon nella sua proprietà a Saint-Ismier. Di ritorno dall'Algeria, dove era stato governatore generale, il maresciallo Randon prese dimora nei possedimenti che aveva ereditato da suo zio, il conte generale Marchand. Qui ha costruito una cappella di ispirazione orientale per sua moglie, che di origine protestante, si era convertita al cattolicesimo poco prima di morire nel 1871. Il maresciallo venne sepolto nel cimitero di Saint-Ismier vicino allo zio generale.

Madame la Maréchale descrive la cappella nel suo libro "La conversione di un maresciallo di Francia": ... la cappella di Saint-Ismier fu costruita secondo la forma e l'aspetto del marabout algerino. Il suo piano è un quadrato perfetto sormontato da una cupola semisferica ... Questa parte del piano contiene il santuario. L'esterno di questa cappella, pur influenzato nelle sue linee dallo stile arabo, è decorato con ornamenti di un carattere indeciso che possono comunque essere considerati ispirati dal romanico o dal bizantino. Sopra la porta d'ingresso si trova uno stemma con le braccia del maresciallo: all'interno, le pareti della cupola sono decorate con arabeschi di gusto arabo, che sono state realizzate ad Algeri".

 

 

Antoine Lusson

E' conosciuto anche come Antoine Lusson figlio per distinguerlo dal padre che aveva lo stesso nome. Era figlio di Antoine Lusson padre, a sua volta vetraio e sin da giovane ha lavorato nell'officina del padre.

Alla sua morte ha assunto la direzione del laboratorio, in collaborazione con suo cognato Édouard Bourdon. Mancando spesso il lavoro, i fratelli Carl e Frédéric Küchelbecker, allievi di Johann Friedrich Overbeck, che lavorava per l'officina Lusson dal 1849, si dissociarono dalla nuova direzione dell'officina e nel 1854 offriranno i loro servizi al Carmel Mans, che nel 1853 apre una fabbrica di vetro colorato. Nei primi mesi del 1860 il laboratorio Lusson si trasferisce a Parigi, dove poi continua la sua attività

Dal 1855 Antoine Lusson con l'aiuto del cognato Édouard Bourdon creò vetrate per le grandi cattedrali francesi che erano oggetto di grandi lavori di restauro: lo troviamo a Lione nel 1855, a Parigi nel 1862-1863, a Le Mans in collaborazione con Auguste Steinheil e Nicolas Coffetier.