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PITTORI: Maestro di Mirasole

La professione di san Norberto alla regola agostiniana

La professione di san Norberto alla regola agostiniana a Natale del 1121

 

 

MAESTRO DI MIRASOLE

1750-1780

Opera, Abbazia di Mirasole

 

La professione di san Norberto alla regola agostiniana

 

 

 

Questa scena raffigura simbolicamente un episodio importante nella vita di san Norberto. Si tratta della sua professione di voti religiosi nel giorno di Natale del 1121. Al centro della scena infatti, non casualmente, è raffigurata la natività di Gesù alla presenza di san Giuseppe e di Giovanni il Battista. Oltre a san Norberto, raffigurato in prima fila a sinistra con i paramenti di alto prelato, a destra troviamo alcuni monaci che indossano la veste monacale e portano la tonsura. Si tratta dei primi aderenti al movimento di riforma avviato da Norberto. Simbolicamente, di fronte a Norberto, se ne sta sant'Agostino con le vesti episcopali, la mitra in testa e fra le mani un libro (con la sinistra) e un cuore fiammante (con la destra) tenuto ben in alto verso la sacra Famiglia.

Agostino, raffigurato di profilo, ha un aspetto maturo ma ancora giovanile con una folta barba nera che gli scende sul petto.

La scena si sviluppa in un crescendo verticale per giunger alla rappresentazione della Sacra Famiglia.

L'antica Abbazia di Mirasole, edificata tra il 1201 e il 1257 grazie al lavoro e all'opera degli Umiliati, dal 2013 è diventata la sede di una comunità del Priorato premostratense di San Norberto.

Nella scena qui riportata un giovane san Norberto, accompagnato da un angelo, sta per ricevere da sant'Agostino la regola per i suoi monaci. Norberto, vestito da ecclesiastico elegante e raffinato, è in ginocchio davanti ad Agostino ed allarga le braccia per ricevere la regola per la sua comunità. Con la mano destra accoglie il foglio che gli viene offerto da Agostino seduto su un trono. Il santo indossa i paramenti episcopali, ha la mitra in testa e regge con la mano sinistra il bastone pastorale assieme a un cuore fiammante. Con la mano destra offre un foglio arrotolato, una pergamena, a Norberto dove sono dettate le parole della sua regola.

Agostino è attorniato da piccoli angeli e al centro della scena, nella fascia superiore, si staglia la figura della Vergine con in braccio il Bambino. Il piccolo Gesù offre a Norberto una corona di fiori. Nella fascia inferiore altri angioletti reggono un bastone pastorale, allusione all'episcopato di Norberto, dei gigli e un libro aperto.

 

Il papa San Gregorio VII (1073-1085) aveva avviato una riforma del clero, per eliminare soprusi, simonia e concubinato e San Norberto aveva aderito a questo richiamo, invitando soprattutto i canonici secolari, allora assai numerosi, ad unirsi a lui in una vera e profonda conversione. Poco ascoltato, intraprese insieme ad alcuni compagni una vita di povertà, di preghiera e di annuncio evangelico nella forma del canonicato regolare sotto la regola di sant'Agostino.

"Pronti ad ogni opera di bene" è il motto dell'Ordine premostratense, che propone la partecipazione alla vita comunitaria, seguendo la Regola di S. Agostino.

La vita del monaco premostratense unifica la vocazione religiosa amalgamando l'aspetto monacale con la vocazione pastorale propria del sacerdote. I canonici vivono in comunità i momenti che scandiscono la quotidianetà conventuale e cioè la preghiera liturgica, la condivisione della mensa e le attività di lavoro.

I premostratensi originano dalla Abbazia normanna di San Martino di Mondaye, che venne fondata nel 1202. Attualmente la comunità canonicale è composta anche dai priorati di Santa Fede di Conques, Sant'Anna di Bonlieu, Nostra Signora delle Neve di Tarbes-Laloubere e da quello italiano di San Norberto a Mirasole.

 

San Norberto

Nato in Germania nella città di Xanten, nella Renania - Westfalia, tra il 1080 e il 1085, Norberto da giovane fu avviato alla carriera ecclesiastica. Cugino dell'imperatore, a 25 anni è nominato cappellano alla corte dell'arcivescovo di Colonia. A 30 anni tuttavia rinuncia al vescovado di Cambrai che gli aveva proposto l'imperatore Enrico V. Durante un viaggio, uno scampato pericolo lo convince a mutare vita e a rinunciare agli onori. Si ritira in solitudine e nel 1115 diventa sacerdote. Si veste poveramente e intraprende la missione di predicatore itinerante. Nella città di Cambrai, ospite del vescovo Burcardo, incontra Ugo di Fosses, il suo primo discepolo e futuro abate di Prémontré. Nel 1119 Norberto al concilio di Reims incontra il papa Callisto II che gli permette di creare un luogo dove attuare i suoi propositi, Si insedia a Prémontré, luogo impervio e solitario, dove arrivano parecchi giovani che decidono di vivere secondo la regola di Sant'Agostino. A Natale del 1121 fanno professione, ispirandosi alla primitiva comunità cristiana di Gerusalemme. Nacquero rapidamente altre numerose fondazioni a Floreffe nelle Fiandre, a Cappenberg in Westfalia, a Cuissy nell'Aisne, a San Martino di Laon e San Michele d'Anversa, in Belgio. Norberto nella città di Anversa predica energicamente contro l'eresia di Tanchelino, il quale negava la presenza reale di Gesù nell'Eucaristia. Nel 1126 Norberto è eletto arcivescovo di Magdeburgo e fa il suo solenne ingresso penitente a piedi scalzi. Al rientro da Roma alla fine del 1133 si ammala gravemente. Muore l'anno seguente nel 1134. Dichiarato santo da papa Gregorio XII nel 1582, fu sepolto nella chiesa abbaziale di Strahov a Praga.