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PITTORI: Maestro di Ré

Estasi di Ostia: particolare dei volti di Agostino e Monica

Estasi di Ostia: particolare dei volti di Agostino e Monica

 

 

MAESTRO DI RE'

1800-1850

Saint-Martin-de-Ré, chiesa di san Martino

 

Estasi di Ostia

 

 

 

La vetrata si trova nella chiesa parrocchiale di san Martino a Saint-Martin-de-Ré sull'Île de Ré nel dipartimento della Charente-Maritime e raffigura l'estasi di Ostia. L'opera riprende il tema già trattato da Ary Scheffer seguendone l'impostazione e la struttura. Le calde tonalità utilizzate dal maestro vetraio riescono a dare vivacità alla scena che esprime, nei volti dei due santi, una forte compunzione e uno sguardo estatico.

L'episodio narrato si riferisce a una delle pagine più belle delle Confessioni che sono state dedicate da Agostino al commosso ricordo della madre Monica. L'episodio è alquanto famoso ed è conosciuto come "estasi di Ostia", un'esperienza mistica che i due ebbero a Ostia Tiberina nel 387, a breve distanza di tempo dal battesimo di Agostino e pochi giorni prima dell'ultima malattia di Monica. Risalendo di contemplazione in contemplazione dalle cose create alla divina Sapienza creatrice, madre e figlio pregustano la gioia del paradiso. Nel viaggio di ritorno da Milano dopo il 387 Agostino e Monica avevano deciso di soggiornare a Ostia in attesa di potersi imbarcare per l'Africa. In questa città Monica trovò poco dopo la morte, ma prima di morire Agostino ricorda questo fatto eccezionale che li vide protagonisti, quasi un'estasi platonica.

la scritta inferiore ricorda SAINTE MONIQUE ET SAINT AUGUSTIN A OSTIE.

 

 

La chiesa parrocchiale di san Martino mostra ancora le sue rovine gotiche nel centro della città. Devastato più volte dai conflitti, è stato finalmente ricostruito riutilizzando ciò che rimaneva dell'edificio gotico.

Le origini della città e della chiesa sono poco conosciute, tuttavia è noto che nel secolo XI si celebrava a Puy-en-Velay.  Non ci resta alcuna traccia della costruzione romanica di quel periodo e già nel XIV secolo sorse un nuovo edificio completato nel secolo successivo. Tenuto conto delle rovine rimaste, la chiesa doveva essere spaziosa e molto luminosa, con una ltezza notevole. Fu probabilmente anche fortificata, da cui il titolo di "Grand Fort". L'Île de Ré, a maggioranza protestante, fu saccheggiata nel 1586 durante le controversie con i cattolici. Nel 1629 iniziarono i lavori di ricostruzione dopo le distruzioni del secolo precedente. Ma l'edificio fu nuovamente devastato nel 1696 nel corso del bombardamento della roccaforte di Saint-Martin-de-Ré da parte di una flotta composta da navi inglesi e olandesi.

All'inizio del 1774 crollò il campanile distruggendo parte delle volte. Ricostruita, la chiesa fu chiusa durante il periodo della Rivoluzione francese. Devastato da un incendio nel 1964, l'edificio è stato rapidamente ricostruito.

Il suo aspetto attuale rivela la sua tormentosa vita e le vicissitudini patite. La struttura è dominata dalle rovine gotiche del transetto, le cui parti più antiche risalgono al XV secolo. Nell'edificio medievale sono presenti anche le cappelle dell'attuale coro e quelle della navata sud. L'orientamento del coro fu modificato dopo il crollo del 1774 e un nuovo campanile fu costruito sul sito del santuario medievale.