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PITTORI: Maestro di Bardejov

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI BARDEJOV

1455-1465

Bardejov, chiesa di sant'Egidio

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La Basilica di Sant'Egidio a Bardejov nella regione di Prešov, è un edificio sacro gotico situato nella parte settentrionale della piazza del municipio cittadino. Tra i vari altari che vi si conservano all'interno, interessante è quello dedicato a sant'Andrea, noto anche come Ognissanti, che risale alla metà del Quattrocento. Nella pala centrale è raffigurato sant'Andrea, in basso troviamo la Madonna, il Calvario e una Pietà: sulle ali compaiono figure di santi e un ciclo cristologico e mariano. Sui pinnacoli triangolari ci sono figure di vescovi, profeti, Giovanni Battista e una Adorazione dei Magi. Tra i santi spicca la figura di sant'Agostino raffigurato a mezzo busto con in mano un libro aperto di cui indica un passo con un gesto della mano sinistra.  Dipinta a tempera su legno, l'immagine ci restituisce un giovane Agostino dai lineamenti netti di aspetto nordico. In testa porta una semplice ed elegante mitra, da cui effondono rigogliosamente dei capelli lunghi e riccioluti. Con la mano destra regge un libro, mentre con il braccio sinistro trattiene il bastone pastorale appoggiato alla spalla sinistra.

 

Le origini della Basilica risalgono al XIII secolo, quando, intorno al 1206, i monaci cistercensi di Koprzywnica, in Polonia, si stabilirono sul posto e fondarono un monastero dedicato asSant'Egidio. Con un Atto reale del 1247 re Belo IV confermò all'ordine il possesso di vasti territori intorno a Bardejov. I Cistercensi tuttavia abbandonarono questo luogo verso il 1271. Da un atto reale di Carlo Roberto I d'Angiò del 1320 si rileva che sul posto sono arrivati nuovi coloni tedeschi e che è presente probabilmente una chiesa. La sua esistenza è confermata in un atto del figlio di Carlo e successore di Luigi I il Grande d'Angiò, dove il re permette lo svolgimento della festa annuale di sant'Egídio. La chiesa attuale fu edificata nel XV secolo e fu completata nel 1415. La chiesa è menzionata nel 1427 come una basilica a tre navate con arcate semplici. Nel 1464 terminò la costruzione del santuario con una nuova volta e nel 1466 il maestro Jakub di Sącz costruì un altare gotico. Negli anni 1482-1486 ebbe luogo un'ulteriore espansione del tempio aggiungendo nella parte meridionale le tre cappelle dedicate alla Madonna, a santa Elisabetta e a sant'Andrea, di cui si sono conservati gli archi originali. Gli adattamenti rinascimentali dei fratelli Ludovico e Bernardo Pelovcov di Lugano dopo il 1580 toccarono solo l'anticamera meridionale della chiesa. Dopo un grande incendio nel 1774, la chiesa rimase senza torre fino al 1898. Dopo il disastroso incendio del lunedì di Pasqua del 1878, fu avviata la ricostruzione della chiesa. I lavori furono guidati dal 1878 dall'architetto Imrich Steindl, e in seguito da Frederick Schulek. Le modifiche del Rinascimento furono rimosse e sostituite in stile neogotico secondo la mentalità del XIX secolo. All'interno fu eretto un nuovo altare principale neogotico e un pulpito.