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PITTORI: Dionisio Cappelli

Madonna della cintura con i santi Agostino e Monica

Madonna della cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

DIONISIO CAPPELLI

1494

Amatrice, chiesa di sant'Agostino

 

Madonna della cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

 

Questo affresco, attribuito a Dionisio Cappelli, si trova nella chiesa di sant'Agostino che sorge all'estremità sud della città di Amatrice, a ridosso dell'antica cinta muraria. Raffigura l'episodio della consegna della cintura ad Agostino e Monica, che sono stati raffigurati ai piedi della Verginee del bambino mentre alzano le mani verso il cielo. Sia Agostino che Monica indossano la tunica nera dei monaci agostiniani.

La chiesa utilizza per campanile un'antica torre della cinta muraria cittadina e si trova preso Porta Carbonara. Questo sacro edificio fino al Settecento era dedicato a san Nicola di Bari. La sua struttura architettonica comprende molteplici elementi propri del romanico e gotico di derivazione abruzzese.

La chiesa è caratterizzata dall'uso della pietra arenaria, e presenta un portale strombato coronato da una cuspide e delle sculture che decorano la lunetta. Sull'architrave del portale si trova incisa la data 1428 e lo stemma della città che riportano probabilmente all'anno di fondazione della chiesa. All'interno sono conservati solo pochi degli affreschi che possedeva, tra cui una interessante Annunciazione costruita secondo moduli derivanti dall'arte umbro–toscana del tardo XV secolo, attribuita a Dionisio Cappelli.

L'episodio della Madonna della Cintura che consegna il cingolo ad Agostino e Monica riprende le parole di Isaia Et erit Iustitia cingolum lomborum eius et Fides cingolum renum eius, che formano il riferimento teologico del culto della cintura, soprattutto in ambito agostiniano. Il culto mariano ha origini piuttosto antiche: già sant'Ambrogio nel IV sec. promosse un grande sviluppo della marianologia soprattutto in relazione alla Verginità della Madonna. L'eredità teologica mariana ambrosiana fu raccolta da Agostino e dai movimenti religiosi che a lui si ispirarono nei secoli successivi. Il culto mariano costituì un elemento unificante e di resistenza per occidentali e bizantini durante le fasi di espansione araba.

Sarà nel corso del VII secolo che i Franchi assumeranno su di sé questa missione riportandola ad esperienze puramente occidentali, grazie all'aiuto dei missionari delle isole britanniche e dell'Irlanda. Nei secoli precedenti era stato l'accordo tra Longobardi e Roma e diffonderne il culto in ogni città. Dal V secolo la Chiesa di Costantinopoli influì notevolmente sul culto mariano in Lombardia, soprattutto attraverso i monaci che hanno lasciato numerose testimonianze. All'epoca di san Carlo, dal 1560 al 1584, furono promosse nelle diverse parrocchie le istituzioni delle Confraternite del SS. Sacramento in collegamento a quelle già esistenti di ispirazione mariana.

Fra queste era particolarmente attiva la Confraternita della Madonna della Cintura o Confraternitas Cinturatorum. Proprio per l'influsso degli agostiniani, largamente presenti nel XVI secolo a Milano, tale confraternita prese il nome di Arciconfraternita dei Cinturati di S. Agostino e santa Monica sotto l'invocazione di Nostra Signora della Consolazione, ricordando così nella denominazione il fondatore del culto e sua madre. La prima grande festa in onore della Madonna della Cintura si tenne la prima domenica d'Avvento del 1575 in Roma con la partecipazione del papa, di cardinali e di una numerosa popolazione. Per secoli si continuò a celebrare questa festa la prima domenica di Avvento.

Papa Clemente X, con il breve Ex iniucto nobis del 27 marzo 1675, fissò la festa il giorno successivo a quello di S. Agostino. Nel 1700 è nota l'esistenza di confraternite della Madonna della Cintura in tutta Italia, in altre nazioni, nonché a Tagaste.

 

 

Dionisio Cappelli

Dionisio Cappelli nasce ad Amatrice nel tardo Quattrocento figlio di Francesco Cappelli. La sua vita è quasi completamente sconosciuta. Le prime informazioni che lo riguardano risalgono al 1471, quando viene chiamato ad affrescare il santuario di Filetta costruito sul luogo del ritrovamento di un miracoloso cammeo della Madonna. Nel 1508 firmò alcuni affreschi nella chiesa dell'Icona Passatora. Dionisio ha lavorato in molte ville di Amatrice e realizzò affreschi anche a Colle d'Arquata. Le sue opere principali sono le immagini dell'Icona Passatora e l'Annunciazione conservata nella chiesa di sant'Agostino ad Amatrice che risale al 1494, quantunque l'attribuzione non sia del tutto certa. Tra il 1511 e il 1514 realizza i dodici pannelli che descrivono la vita di sant'Antonio Abate nella omonima chiesa di Cornillo Nuovo. il suo ultimo lavoro è probabilmente il ciclo di quattordici figure di Colle d'Arquata. Dionisio Cappelli è stato dimenticato per secoli, fino al XX secolo, quando fu scoperta la sua firma tra gli affreschi dell'Icona Passatora. Probabilmente Dionisio non frequentò alcuna bottega, ma la sua vena artistica venne stimolata da Campilio da Spoleto e Pier Paolo da Fermo, che lavorarono alla chiesa di Filetta. La sua pittura è fortemente influenzata da quella umbro-toscana e probabilmente divenne un punto di riferimento per la scuola abruzzese. È legato al linearismo e interpreta lo stile rinascimentale in maniera personale. In lui si nota la predilezione per i volti dei personaggi anche se le figure sono quasi sempre frontali e rigide.