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PITTORI: Matteo di Giovanni di Bartolo

Nascita di san Giovanni Battista, Sant'Agostino

Nascita di san Giovanni Battista con sant'Agostino in una nicchia

 

 

MATTEO DI GIOVANNI DI BARTOLO

1455

Sansepolcro, Museo Civico

 

Nascita di san Giovanni Battista con Sant'Agostino

 

 

 

La predella appartiene alla cosiddetta Pala dei Santi Pietro e Paolo che Matteo di Giovanni realizzò verso il 1455. Si tratta di una tempera su tavola delle dimensioni di cm 358 x 352 e provienee dalla chiesa di san Giovanni Battista a Sansepolcro. I due pannelli, con i santi Pietro, con un libro e la chiave, e Paolo, con la spada del martirio, costituivano i pannelli laterali di un trittico al cui centro si trovava il Battesimo di Cristo di Piero della Francesca, ora conservato alla National Gallery di Londra. Sopra queste due tavole principali, entro tondi decorati con teste di cherubini, vennero dipinti l'Angelo Annunziante e la Vergine Annunziata. Nei pilastrini laterali si possono individuare a sinistra santo Stefano, santa Maria Maddalena e sant'Arcano. A destra invece il pittore ha raffigurato sant'Antonio Abate, santa Caterina e sant'Egidio. Nella sottostante predella, suddivisa in cinque scene, intervallate dai Dottori della chiesa, sono rappresentate la Nascita del Battista, sant'Agostino, la Predica del Battista, san Gregorio Magno, la Crocifissione, san Gerolamo, il Battista condotto davanti ad Erode ed Erodiade, sant'Ambrogio e il Banchetto di Erode.

Queste scene sono state eseguite da Matteo di Giovanni con grande accuratezza e precisione di particolari, dove il pittore appare capace di dipingere con vivacità descrittiva episodi di vita reale. Ai lati estremi della predella si notano gli stemmi della famiglia Graziani di Sansepolcro, che furono i committenti del Trittico, e quello dell'Opera della chiesa di San Giovanni in Val d'Afra in Sansepolcro, dove il dipinto doveva essere conservato. L'opera fu eseguita in un lungo arco di tempo e vide il concorso di tre diversi artisti: nel 1433 fu commissionata la gotica cornice lignea al pittore Antonio d'Anghiari, primo maestro di Piero della Francesca, e solo nei primi anni Quaranta l'opera fu assegnata a Piero della Francesca che dipinse solo il luminoso Battesimo. Nel 1455 infine fu Matteo di Giovanni a portare a termine il trittico dipingendo i Santi laterali e la predella.

 

 

Matteo di Giovanni

Matteo di Giovanni fu attivo a Siena nella seconda metà del Quattrocento è noto per l'amicizia che lo legò a Giovanni di Pietro fratello del Vecchietta. Verso il 1452 è attestata la sua presenza a Borgo San Sepolcro per il completamento di un polittico di Piero della Francesca. Al periodo giovanile della sua attività di pittore risalgono un polittico, ora nel Museo di Asciano e due tavole dipinte per il Duomo di Pienza dove manifesta la conoscenza della visione cromatica e compositiva di Antonio del Pollaiolo e Liberale da Verona.

Tra il 1460 e il 1470 esprime il periodo più fecondo della sua arte, la cui espressione è attestata in diverse opere che eseguì per le chiese senesi. Nella piena maturità si dedicherà ad una pittura che valorizza la miniatura, anche di piccolo formato, influenzata dall'opera di Sano di Pietro. In tarda età le sue composizioni abbandoneranno il rigore spaziale per dilatarsi in spazi al limite dell'astrazione e caratterizzati da una dilatazione volumetrica.