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PITTORI: Ms. di Egerton n. 859

Agostino con in mano un libro di preghiere abbatte le eresie nel Ms. di Egerton

Agostino con in mano un libro di preghiere abbatte le eresie

 

 

Ms. DI EGERTON  Add. 22577

1400 ca.

Londra, alla British Library

 

Agostino con in mano un libro di preghiere abbatte le eresie

 

 

 

 

Agostino è qui ritratto in una bella immagine dal ms. Egerton Add. 22577 oggi conservato a Londra, nella British Library, ma proveniente dalla Germania e databile al secolo XV. Agostino è raffigurato con tutti i suoi attributi vescovili: mitra in testa, bastone pastorale e un libro nella mano destra.

I suoi vestiti, il bastone e la mitra sono particolarmente curati con ricchezza di elementi. Da notare un piccolo diavoletto che Agostino sta schiacciando con i suoi piedi, chiara allusione all'opera del santo contro le eresie. Il paesaggio circostante è attraversato da dirupi su cui crescono neri alberi. Straordinario il cielo rosso intenso con una cascata di stelle e di luce che dà vigore all'intera scena.

Molte miniature medioevali hanno riprodotto Agostino ed episodi legati alla sua vita o alle leggende descritti nelle Cronache.  Il manoscritto è anche noto come libro delle preghiere ovvero Libro delle Ore di Renato d'Anjou, un celeberrimo esponente della nobiltà, che partecipò attivamente agli eventi bellici della storia di Francia.

 

416 Agostino tratta la questione pelagiana

La fine della controversia donatista coincise pressappoco con l'inizio di una nuova disputa teologica che impegnò Agostino fino alla sua morte. L'Africa, dove Pelagio ed il suo discepolo Celestio si erano rifugiati dopo il sacco di Roma da parte di Alarico, era diventata il principale centro di diffusione del movimento pelagiano. Già nel 412 un concilio tenuto a Cartagine aveva condannato i Pelagiani per le loro opinioni sulla dottrina del peccato originale, ma, grazie all'attivismo di Agostino, la condanna dei Pelagiani, che avevano avuto il sopravvento in un sinodo tenuto a Diospolis in Palestina, fu reiterata dai successivi concili tenuti a Cartagine e a Milevi. Un secondo periodo di attivismo pelagiano si sviluppò a Roma; papa Zosimo, dopo essere stato convinto da Agostino, nel 418 pronunciò una solenne condanna contro i Pelagiani.

 

Questi errori ... cercavamo di confutarli ... allo scopo che anche Pelagio, venendone a conoscenza, li correggesse senza essere attaccato personalmente: in tal modo sarebbe stata eliminata la sua funesta dottrina e gli sarebbe stata risparmiata la confusione ... Furono pertanto inviati alla Sede Apostolica dai due Concili di Cartagine e di Milevi rapporti concernenti tale questione prima che arrivassero in mano nostra o nell'Africa i verbali del processo ecclesiastico in cui si afferma che Pelagio si sia giustificato davanti ai vescovi della Palestina.

AGOSTINO, Lettera 186, 2 a Paolino