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PITTORI: Maestro di Santa Elisabetta

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

 

 

MAESTRO DI S. ELISABETTA

1450-1490

Anversa, Centro Culturale Elzenveld

 

Sant'Agostino vescovo e cardioforo con i santi Giovanni Evangelista ed Elisabetta

 

 

 

Questa cappella fa parte dell'antico ospedale di Santa Elisabetta, che venne edificato nel XIII secolo. Nel 1986 l'intera struttura è stata restaurata e trasformata in centro culturale. La navata della cappella, in stile gotico brabantino, risale all'inizio del Quattrocento. I capitelli sono ornati di foglie di cavolo. Il coro è stato realizzato tra il 1442 e il 1460. La decorazione barocca è esaltata dall'altare maggiore costruito in marmo bianco e nero, opera di Artus Quellin il Giovane.

Lungo le pareti sono presenti ampie vetrate che ritraggono numerosi personaggi  biblici e della storia della Chiesa, fra cui sant'Agostino.

Il santo, che è stato raffigurato assieme a Giovanni Evangelista e santa Elisabetta, Regina d'Ungheria, un simbolo della carità cristiana, regge nella mano destra il bastone pastorale, mentre con la sinistra accosta al petto un cuore trafitto da una freccia.

Sotto la vetrata leggiamo la scritta: REVERENDUS AC NOBILIS DM. D. IOANNES DEL RIO I. V.  LICET S.R.E. PROTONOTARIUS ECCLESIAE CATHEDRALIS  ANTUERPESINS DECANUS ET VICARIUS GENERALIS EIVSDEM EPISCOPATVS P. C. ANNUS 1617

 

"Tu stesso - ci ricorda Agostino - ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?"

AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3

 

Il volto di Agostino è molto espressivo, con uno sguardo profondo verso l'interiorità. Una folta barba biancastra gli copre il viso e scende fin sul petto. Il piviale che indossa è riccamente tessuto con semplici motivi floreali.

 

L'antico Ospizio di sant'Elisabetta sull'Elzenveld fu il primo "hospitale infirmorium " di Anversa. Venne costruito vicino alla Cattedrale di Nostra Signora, al di là dei bastioni della città verso il quartiere di Elzenveld nel 1238. Nel 1258 la comunità di fratelli e sorelle laici che reggevano la struttura adottò la regola di sant'Agostino. L'istituzione fu riassorbita all'interno dei bastioni di Anversa dopo le successive estensioni della città. Della primitiva struttura ospedaliera oggi rimane quasi nulla. La più antica struttura esistente è la navata della cappella, costruita intorno al 1400, con il suo ampio coro, aggiunto tra il 1442 e il 1460. Più tardi furono edificati il convento, il presbiterio e le botteghe circostanti. Nel 1797 l'istituzione religiosa fu sciolta e il suo patrimonio fu confiscato e posto sotto la gestione del Consiglio delle Istituzioni di carità civili, l'antenato del moderno Centro di assistenza sociale pubblica.